Il "Travaglio" psicologico di Conte

Dall'anti-politica alla non politica, il M5s ha perso senso e il "Fatto" ora lo affossa

Il "Travaglio" psicologico di Conte
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Non fanno politica, non fanno anti-politica, non hanno soldi, non hanno Redditi da scambiare con voti, «sono i veri sconfitti» secondo Marco Travaglio (hanno come ideologo Marco Travaglio) e i loro candidati sono sconosciuti, non li aiuta il limite dei due mandati, Giuseppe Conte non era in lista, se resta segretario sembrerà avvitato alla poltrona, Marco Travaglio ha detto che da amico direbbe a Conte di tornare all'avvocatura, ma poi ha aggiunto che non è neanche suo amico, insomma, a casa M5S tutto bene.

Aggiungete che Marco Travaglio (sempre lui) ha scritto e dichiarato queste cose sul Fatto Quotidiano e in una preziosa disputa radiofonica, sommandovi che un possibile rimpiazzo di Conte, Chiara Appendino, non può sostituirlo perché «è difficile far capire alla gente che una condanna per una disgrazia è diversa da una per una tangente»: cosa difficile da far capire, in effetti, visto che Travaglio per una vita ha predicato il contrario. Il quale Travaglio (rieccolo) ha pure smentito ogni voce che lo vorrebbe subentrare a Conte, e ha detto «io non credo che mi candiderò mai».

Forse anche Travaglio (ultima citazione) potrebbe convenire su una domanda inespressa che aleggia sul futuro del Movimento Cinque Stelle: che cos'è, il Movimento Cinque Stelle? Che senso ha, che ruolo può avere? Perché esiste, perché è nato? Sono domande un po' esistenzialiste ma che a questo punto un senso ce l'hanno, e che, in un Paese senza memoria (o con la memoria fossilizzata) dovrebbero ricordare che tutto nacque da questa parola: «Vaffanculo».

L'espressione è del 2007 e con il «vaffanculo day» mirava a introdurre le preferenze nella legge elettorale e a impedire di candidare i condannati penali o chi avesse espletato due legislature: il difetto era dunque nel manico. Poi il partito fondato dal 2009 al 2013 aveva come una serie di parole chiave (tipo acqua, sviluppo e connettività, ecologia integrale) che oggi il Movimento ha dimenticato; veniva paragonato ai Partiti pirata, ad Occupy Wall Street e agli Indignados spagnoli. Si scagliavano in disordine sparso contro il liberismo, il capitalismo, le banche, le multinazionali, Equitalia, lo Stato, la Polizia, il Tav, MacDonald's e naturalmente i giornalisti, «tutti morti». Una volta eletti, si ricorda questa frase simbolica (2014) della senatrice Paola Taverna: «Non abbiamo la possibilità di far passare le leggi, non funziona così il Parlamento». Avevano intuito che le leggi non le fa l'opposizione. Era il periodo più florido della mitologia grillina: le scie chimiche, le sirene che esistono, il microchip sottopelle, Bush e l'11 settembre, la Luna mai conquistata, il gruppo Bilderberg dietro ogni cosa, persino il pomodoro assassino (che resiste al freddo, incrociato con un merluzzo) e il complotto sanitario sull'Aids, le teorie sul signoraggio bancario e la matita elettorale da umettare. Non sono barzellette: qualsiasi cosa fossero, non ci sono più, o sono state ricoverate.

La morte di Gianroberto Casaleggio (padre) nel 2014 fu la morte dell'idea di democrazia diretta: le dirette streaming non c'erano più (il Pd le aveva persino scimmiottate) e la sindaca Virginia Raggi faceva monologhi in stile cassetta berlusconiana, il Blog di Grillo divenne molto pubblicitario e sganciato dalla realtà, il sistema Rousseau (qualcosa che doveva gestire tutte le componenti elettive e soprattutto far partecipare gli iscritti) in pratica non ci fu mai, anzi, il mondo grillino si ribellò al suo essere un sistema e manipolabile e che rischiava di rivelare, se avesse funzionato, che cosa davvero pensasse la famigerata «base» a proposito della pietra tombale del Movimento: i neo governi grillini-piddini di Giuseppe Conte, che a dispetto di un voto di scambio da Anni cinquanta (redditi di cittadinanza e Superbonus)

furono la vera vittima politica del Covid: perse il voto dei vaccinati e, pure, di tanti No vax. Ma ora, a distanza di un'era che sembra geologica, contro il nonsenso grillino, il Paese sembra vaccinato per intero. O quasi.

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