Tropea, cittadini autotassati per risistemare il manto stradale

A Tropea un sud da esempio

Tropea, cittadini autotassati per risistemare il manto stradale

La stagione turistica è iniziata e i cittadini di Tropea, località più bella e famosa del litorale tirrenico, hanno capito che se vogliono un manto stradale dignitoso devono darsi da fare. È stata lanciata, infatti, la campagna #adottaunabuca e con una donazione di appena 7 euro ogni cittadino può partecipare a migliorare le condizioni del manto stradale. L'idea parte da Paolo Compagnino, proprietario di uno dei più frequentati locali notturni della movida tropeana, che assieme al suo staff ha pubblicato su social network questa provocazione, che è stata però accolta con entusiasmo dai concittadini, finanche da coloro che da tanti anni sono lontani. Con una pioggia di donazioni, anche a distanza, i lavori sono subito iniziati e giorno dopo giorno, nonostante il caldo e il lavoro intenso durante la stagione turistica, i volontari stanno ridando dignità alla perla del Tirreno. In una situazione in cui altri luoghi probabilmente ci si sarebbe solo abbandonati alle lamentele contro la classe politica, ne è nata una sfida fra i cittadini su chi adotta più buche e i lavori si sono spostati dalla periferia al centro storico. Qualche volontario infatti, per le vie del borgo medioevale, ha iniziato a risistemare le basole, facendo sapere che ogni basola risistemata conta ben tre buche adottate.

Quindi gli abitanti di un territorio con bellezze paesaggistiche e storiche da far invidia a qualunque luogo del mondo, non hanno accettato l'abbandono della politica e delle amministrazioni; non è bastata una provincia da svariati anni in dissesto e un'amministrazione comunale fino al mese scorso commissariata per infiltrazione mafiosa e appena riabilitata dalla magistratura, a paralizzare un paese che da decenni è la locomotiva economica di tutta la provincia.

Bisognerebbe però chiedersi a Tropea, come in buona parte della penisola, dove siano le amministrazioni e la politica se la cattiva gestione della cosa pubblica costringe i cittadini, che pagano peraltro il gettito fiscale più alto d'Italia, a dover coprire le fosse nelle strade. Ma intanto ecco un sud che, in barba a quel che si dice, è già in cammino, perché la stagione turistica è arrivata e ai milioni di turisti comunque verrà fatta vivere una vacanza che non dovranno dimenticare.

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