Un drammatico incidente nel primo giorno dell'anno. Un boato che risuona in un silenzioso primo gennaio a Gardone Valtrompia, nel Bresciano. La tragedia si consuma intorno alle 16 di ieri quando una bambina di tre anni, maneggiando in giardino la pistola detenuta legalmente dal padre, fa partire un colpo di proiettile. L'impatto contro la piccola è devastante. Il fragore che arriva dal giardino scuote i genitori, in casa in quel momento, e l'intero vicinato.
La scena è straziante. La bambina ha una sorella di cinque anni e secondo le prime ricostruzioni si trovava con lei quando è successo l'incidente. Viene subito trasportata all'ospedale papa Giovanni XXIII di Bergamo in condizioni gravissime, dove lotta tra la vita e la morte. Viene infatti ricoverata in terapia intensiva pediatrica e lì entra in coma. Le sue condizioni, fino alla serata di ieri, rimanevano stabili e il respiro era regolare. La dinamica del terribile incidente è invece al vaglio dei carabinieri, che per tutta la giornata hanno ascoltato le versioni del padre e della madre. Agli inquirenti hanno dovuto raccontare il contesto e la dinamica dell'incidente.
Secondo le prime indiscrezioni la pistola semiautomatica, trovata proprio in quel giardino, era carica perché il 31 dicembre il giorno precedente all'incidente - la famiglia era stata vittima di un furto. Un'ipotesi tutta da confermare, ma che emergerebbe dalle versioni coincidenti rilasciate dai due genitori alle forze dell'ordine. Non è ancora chiaro se a premere il grilletto sia stata la piccola o la sorellina maggiore. Finora le bocche sono cucite, però, e non emerge di più.
«Quella che doveva essere una giornata di festa si trasforma in una giornata di silenzio. Per chi crede, non resta che pregare», dice il sindaco di Gardone Valtrompia Giuliano Brunori ad interpretare il sentimento più diffuso in paese. «L'episodio - continua - richiama al problema dell'attenzione e della protezione dei bambini da parte delle famiglie, ma anche alla responsabilità della comunità stessa. Quella colpita è una famiglia attenta, ma purtroppo i bambini sono imprevedibili, basta poco».
E non è così raro che bambini vengano colpiti da colpi di arma da fuoco. L'ultimo caso circa un mese fa a Napoli: quella volta, però, il proiettile partì mentre a maneggiare la pistola era il padre.
A finire ferita, fortunatamente solo alla spalla, fu la figlia di 7 anni mentre si trovava a giocare con altri bambini nei giardinetti nei pressi della sua abitazione. Per questo il 46enne, con precedenti penali e ritenuto contiguo ad ambienti della criminalità organizzata della zona, venne denunciato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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