Il trucco di De Luca per il terzo mandato

Il governatore medita di cambiare lo Statuto per aggirare il limite alla rielezione

Il trucco di De Luca per il terzo mandato
00:00 00:00

Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha il colpo in canna (con l'ok di Elly Schlein) per aggirare la norma nazionale che impone il limite dei due mandati per i governatori. L'estate militante del Pd porta in dono la tregua tra la segretaria dei democratici e il vulcanico presidente campano. Il Consiglio regionale della Campania sta lavorando, infatti, ad alcune piccole modifiche alla legge elettorale regionale e allo Statuto. Tra le novità allo studio c'è il ritorno all'elezione indiretta del presidente della giunta regionale. In pratica, la Campania potrebbe essere la prima regione italiana a imboccare la strada di un ritorno verso il vecchio sistema elettorale, in vigore fino al 1999. Quando il presidente della Regione veniva eletto in assemblea regionale e poteva addirittura cambiare nel corso della legislatura. Nel concreto, con la modifica alla quale sta lavorando la maggioranza deluchiana, si introdurrebbe un sistema di elezione indiretta o di secondo grado (simile allo schema parlamentare) dove sarà l'assemblea a consegnare con un voto di fiducia la guida della Regione nelle mani di un «consigliere eletto». Il dossier è sul tavolo della prima commissione (Affari istituzionali) della Regione. Il presidente Giuseppe Sommese, calendiano di ferro, al Giornale non si sbilancia. Ma precisa: «Il ritorno all'elezione indiretta del presidente della Regione sarebbe una strada percorribile (forse l'unica) che neutralizzerebbe il limite dei due mandati». La legge, in questo caso, fornisce un assist a De Luca. La norma, che nel 1999 introduceva l'elezione diretta dei presidenti di Regione, stabilisce: «Il presidente della giunta regionale, salvo che lo statuto disponga diversamente, è eletto a suffragio universale e diretto». Quel «salvo che lo statuto disponga diversamente» è il varco nel quale si sta infilando De Luca. Che in caso di modifica dello Statuto sarebbe giuridicamente candidabile alla carica di consigliere regionale e poi eventualmente di presidente, passando dal voto dell'assemblea.

È una partita che si gioca in due tempi. Il primo in Campania dove De Luca è sicuro di avere i numeri (2/3) per modificare lo Statuto, grazie a un aiutino da parte del centrodestra. Il secondo tempo si gioca al Nazareno. La trattativa con la segretaria è ben avviata. Dopo gli screzi iniziali è ritornato il sereno tra Schlein e De Luca. La capa del Pd darebbe il via libera all'operazione di modifica dello Statuto: una mossa che le consentirebbe di «salvare la faccia» dopo aver detto di no al terzo mandato. In cambio il governatore della Campania si sta spendendo molto nella campagna contro l'autonomia differenziata, battaglia nella quale Schlein si gioca un pezzo importante della futura leadership. C'è anche un piano b nell'agenda di De Luca, che esclude il ritorno all'elezione indiretta: giocare sull'interpretazione della legge nazionale che sancisce il limite dei due mandati per i governatori.

La Campania (come la Liguria e la Puglia) non ha mai recepito la norma. Potrebbe farlo nei prossimi mesi e, secondo i consiglieri giuridici del governatore, i due mandati scatterebbero da questa legislatura. E dunque il secondo mandato cadrebbe nel quinquennio 2025-2030.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica