Nessun soldato da mandare in orbita, almeno per ora. I militari se ne staranno con i piedi piantati a terra, ma dovranno accertarsi del fatto che le centinaia di satelliti utilizzati per la geolocalizzazione, le previsioni del tempo, le comunicazioni e la sorveglianza degli Stati Uniti siano al sicuro e non vengano presi di mira da attacchi stranieri. Avranno una loro uniforme, e anche un nuovo inno. E si aggiungeranno - è la prima volta dal 1947 - agli altri cinque rami delle forze armate di Washington: esercito, aeronautica militare, marina, Marines e guardia costiera. Il suo nome è Space Force - forza spaziale - ed è il regalo di Natale di Donald Trump ai suoi elettori, annunciato poco prima che il presidente statunitense lasciasse la capitale per due settimane di vacanza nella sua tenuta di Mar-a-Lago in Florida. Oppure un regalo di Natale a se stesso, nel tentativo di sviare l'attenzione dell'opinione pubblica dall'impeachment a cui lo stesso Trump è sottoposto da giovedì, quando la Camera ha approvato i due capi di imputazione a suo carico legati all'Ucrainagate rendendolo ufficialmente il terzo capo di Stato americano della storia messo in stato d'accusa.
Con la firma di una legge di bilancio da 1,4 trilioni di dollari e l'approvazione da parte dei deputati dell'accordo di libero scambio Usa-Messico-Canada, Trump può andare in ferie soddisfatto. Ma è con il provvedimento di spesa per la difesa che il presidente americano spera di entrare nella storia: un pacchetto da 738 miliardi di dollari, in cui si inserisce il progetto delle nuove forze spaziali, a cui sarà destinato un budget di 40 milioni per l'anno fiscale 2020. Una cifra per il momento limitata, ma ci sarà tempo, dopo i 18 mesi concessi dal Congresso per mettere in piedi il nuovo corpo militare, per aumentare la spesa e definire nel dettaglio le prerogative. «Di fronte alle gravi minacce alla nostra sicurezza nazionale, la superiorità americana nello spazio è vitale - ha detto Trump prima della firma del provvedimento nella base di St Andrews, fuori Washington -. Noi siamo avanti, ma non abbastanza. Ma molto presto lo saremo di gran lunga». Alle parole del presidente si sono aggiunte quelle del suo ministro della Difesa, Mark Esper: «La nostra dipendenza dagli equipaggiamenti nello spazio è notevolmente aumentata, la missione consiste nel mantenere il dominio su questo scenario». Per il momento si sa che la nuova armata non sarà indipendente come avrebbe voluto Trump ma farà capo all'Air Force e che sarà costituita da 16mila militari e civili già incaricati delle operazioni legate allo spazio in seno all'aeronautica militare, ma l'intenzione sarebbe quella di integrarvi progressivamente anche il personale specializzato presente nell'esercito terra e nella marina. A guidarli sarà il generale Jay Raymond, attualmente comandante della Spacecom, un comando spaziale istituito nel 1985 e poi assorbito in altre forze nel 2002 all'indomani degli attacchi dell'11 settembre 2001, nell'ottica di concentrare le forze su sicurezza interna e lotta al terrorismo. Trump l'aveva infine riesumato ad agosto come 11esimo comando militare del Pentagono.
Lo stesso ministero della Difesa di Washington a febbraio aveva messo in guardia sugli sforzi di Cina e Russia nello sviluppo di tecnologie in grado di distruggere i satelliti di asdaUsa e alleati.
Tuttavia il precedente segretario, Jim Mattis, non era entusiasta dell'idea, temendo che sarebbe pesata troppo sulle casse pubbliche. Il suo successore, Esper, ha dato invece il suo assenso. «La nuova guerra - ha detto - potrebbe consumarsi nello spazio. Gli Stati Uniti devono essere pronti».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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