Viene indagata come una sospetta tragedia familiare, sfociata in un sanguinoso crimine, il caso dello sterminio della famiglia della preside di una delle scuole private più rinomate d'Inghilterra, l'Epsom College, trovata morta con il marito e la figlia di 7 anni nella loro abitazione nel sud dell'isola. Lo hanno reso noto fonti della polizia locale, evocando apertamente la pista di un «omicidio-suicidio» perpetrato dall'uomo. I corpi di Emma Pattison, 45 anni, del marito George, 39 anni, e della piccola Lettie erano stati rinvenuti tra sabato e domenica notte nell'alloggio che si trova dentro il perimetro dello stesso istituto, nella contea del Surrey. E gli investigatori avevano escluso fin da subito «il coinvolgimento di terzi», non senza far riferimento a testimonianze su una situazione di «cambiamenti» e crisi in seno alla famiglia, in attesa delle verifiche di medicina legale affidate al coroner. Verifiche che ora hanno condotto all'ufficializzazione di una ricostruzione dell'episodio come un delitto commesso dal marito. Nella scuola e fra la comunità locale, intanto, allo sgomento e allo shock delle prime ore si aggiunge adesso l'orrore per le ultime rivelazioni, come riportano i media britannici. Ad avvertire la polizia è stato un collaboratore scolastico, che vive nelle vicinanze e che ha sentito dei colpi d'arma da fuoco provenire dalla casa dei Pattison. George Pattison avrebbe sparato alle due vittime e poi si sarebbe tolto la vita con un colpo alla tempia.
La polizia sta indagando sui motivi che avrebbero spinto il presunto omicida a uccidere la moglie e la figlia. Secondo il Times di Londra, la donna nelle ore precedenti all'omicidio aveva contattato un parente stretto dicendosi preoccupata del comportamento del compagno.
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