«Ho sparato a mia zia, nel suo panificio». È con queste parole che ieri mattina un ragazzo di 22 anni, Mattia Scutti, ha avvisato i Carabinieri della stazione di San Casciano Val di Pesa, in Toscana. Da quel momento, le forze dell'ordine hanno ricostruito le ore di follia che hanno portato il giovane ad assassinare Laura Frosecchi, 55 anni, (nella foto) titolare della bottega di alimentari della frazione di Chiesanuova. Non appena arrivati al negozio, gli uomini dell'Arma hanno trovato la donna riversa a terra in una pozza di sangue e hanno avvisato i soccorsi: il personale sanitario, però, non ha potuto che constatare il decesso della donna a causa delle ferite da arma da fuoco. Del ragazzo, invece, nessuna traccia: i carabinieri si sono messi sulle tracce del nipote della vittima e lo hanno trovato in casa, barricato. Gli uomini in divisa hanno isolato la zona ed è iniziata una negoziazione, con il presunto omicida che ha minacciato il suicidio, mentre le forze dell'ordine cercavano di convincerlo a consegnarsi. Poi all'improvviso il 22enne ha cambiato strategia e ha tentato di darsi alla fuga, ma è stato raggiunto dai militari e arrestato. Nel frattempo, davanti all'abitazione del giovane si era radunata una folla, disperata per l'omicidio di una persona piuttosto conosciuta sul territorio e rabbiosa nei confronti dell'assassino: dopo l'arresto, al momento del transito della gazzella che lo ha condotto in una caserma di Firenze, diversi abitanti di Chiesanuova hanno lanciato offese all'indirizzo del giovane. Restano ancora ignote le ragioni alla base del gesto e il luogo nel quale Mattia Scutti avrebbe reperito l'arma poi impugnata contro la zia. La vittima era la proprietaria del forno principale del paese. Secondo quanto risulta, il giovane aveva problemi nelle relazioni sociali ed era a sua volta conosciuto in zona, seppur per altri motivi: «Sapevamo che il ragazzo aveva alcuni problemi hanno confermato i vicini di casa - ma non immaginavamo potesse accadere qualcosa del genere». In tanti infatti conoscevano Mattia: passava spesso dalla bottega, e si intratteneva normalmente con la zia. «Non aveva amici spiegano altri residenti di Chiesanuova perché considerato pericoloso, ma non capiamo perché abbia fatto un gesto simile. Da tempo lo vedevamo girare armato di pistola, avevamo paura di lui».
«Era coinvolto in brutti giri» aggiunge qualcuno ipotizzando dissidi familiari, e ricordando invece la figura di Laura come quella di un'imprenditrice gentile e disponibile col pubblico. Quando la notizia della sua morte si è diffusa, praticamente tutta la frazione si è riversata in strada tra sconcerto e incredulità.
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