Ue, Meloni provoca i 5s: "Quando il voto sul Mes su Rousseau?"

Il capogruppo di Fdi alla Camera, Francesco Lollobrigida, garantisce il sostegno del partito se il M5s proporrà un atto parlamentare chiaro contro l'utilizzo del Mes

Ue, Meloni provoca i 5s: "Quando il voto sul Mes su Rousseau?"

Cresce la tensione politica sulla questione Mes. Giorgia Meloni, con un messaggio pubblicato su Facebook, è tornata sulla bocciatura dell’Odg di Fdi che chiedeva di impegnare il Governo a non utilizzare in alcun caso il Mes per far fronte all'insieme delle misure volte a contrastare l'attuale emergenza coronavirus, per attaccare le mosse dei pentastellati.

"Vedo che molti esponenti Cinque stelle si agitano per convincere la loro base che il nostro ordine del giorno contro il Meccanismo europeo di stabilità era una pagliacciata, giustificando così il loro clamoroso voto contrario", ha scritto la leader di Fdi. "Però- ha continuato in modo polemico la parlamentare - c'è un problema in questa loro narrazione: tra favorevoli al nostro odg, astenuti e deputati che hanno tolto la tessera per non votare contro, risulta dal tabulato che almeno 20 deputati del Movimento non avrebbero seguito il diktat di partito. Cosa significa secondo voi?".

Il riferimento della Meloni è al voto alla Camera quando 7 deputati del M5s hanno espresso il proprio sì all'ordine del giorno di Fdi mentre un altro si è astenuto. Infine, la stessa leader di Fdi ha chiesto in modo provocatorio la data del voto sulla piattaforma Rousseau sulla questione- Mes aggiungendo di essere curiosa di sapere"cosa ne pensa la base grillina dell'apertura fatta dal M5s. O questa volta niente democrazia diretta?".

Altrettanto duro è il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati, Francesco Lollobrigida, che in una nota ha affermato come sia ormai evidente che sul Mes i vertici del M5s stanno subendo le pressioni del Pd e di Renzi. "Per questo- ha spiegato Lollobrigida - che la notte prima del voto sulla mozione Meloni che avrebbe cancellato ogni possibile ipotesi di utilizzo è successo di tutto. Sono saltate le proposte di rimodulazione che autorevolissimi esponenti del Movimento avevano predisposto per evitare di piegarsi a Renzi e al Pd".

Il capogruppo di Fdi alla Camera racconta di riunioni tesissime "nelle quali gli stessi esponenti hanno subito veri e propri ricatti. Stessa cosa è stata tentata sui parlamentari grillini ai quali prima è stato detto che si cercava una soluzione per non tradire le posizioni che avevano sostenuto sul Mes e poi è arrivato il diktat di votare contro il nostro Odg senza se e senza ma, accompagnato dalle dichiarazioni di apertura sull'utilizzo di quello strumento da parte di Crimi e Di Maio".

Lollobrigida ha anche spiegato che nel gruppo pentastellato si sia verificato "un vero e proprio sommovimento con i parlamentari più consapevoli di quello che stava accadendo che hanno esplicitato il voto favorevole al contenuto dell'Odg Meloni (7 a favore e 1 astenuto), mentre moltissimi altri hanno tolto, solo per quel voto, il cartellino come segno di evidente dissenso dalla linea assunta dai vertici dei 5 Stelle". Il motivo di questa azione, secondo il deputato di Fdi, è semplice e deve essere ricercato nella volontà di restare al potere. "Un numero superiore a venti che rende chiarissima l'operazione di Palazzo alla quale i 5 Stelle si stanno prestando pur di mantenere le poltrone di governo".

Oltre alle critiche, ai pentastellati Lollobrigida lancia anche una proposta: "Abbiamo chiesto al M5S di proporre un atto parlamentare chiaro che renda impossibile l'utilizzo del Mes a loro firma. Noi lo voteremo e li ringrazieremo se avranno il coraggio di farlo".

Infine, il deputato invita chi ha dato fiducia ai 5s di chiedere informazioni su quanto accaduto ai diretti interessati: "Se non vuole credere a noi chieda ai 20 deputati del Movimento 5 Stelle che non hanno avuto il cuore di tradire i loro impegni. La verità prima o poi viene sempre e a galla, ma l'infamia del tradimento te la porti dietro per la vita e a volte oltre".

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