Senza reggiseno in ufficio o al supermercato. Il motivo? Esprimere solidarietà a Carola Rackete a causa delle critiche ricevute per essersi presentata all'interrogatorio in procura ad Agrigento in maglietta e senza il capo intimo sotto. È l'idea lanciata da due ragazze torinesi che, per sabato 27 luglio, hanno lanciato il #freenipplesday (letteralmente la giornata dei capezzoli liberi). L'iniziativa, riportata da Repubblica e rivolta alle donne di tutta Italia e di "tutto il mondo", ha un duplice obiettivo. Da un lato manifestare vicinanza alla capitana della Sea Watch 3 (che di recente ha dato mandato al suo avvocato di portare in tribunale chiunque l'abbia insultata sui social). Dall'altro, affermare e "normalizzare" il diritto delle donne di vestirsi come vogliono.
"Viviamo un momento in cui, gridando allo scandalo, il dibattito politico viene oscurato da dettagli che puntano a distrarre dai veri contenuti - spiega a Repubblica una delle due promotrici dell'iniziativa - e che, allo stesso tempo umiliano, le donne, demonizzando il corpo femminile". La protesta, che secondo le due ragazze nasce "con intento ironico e provocatorio", è la conseguenza delle polemiche che si sono scatenate attorno a Carola. "Abbiamo deciso di muoverci e organizzare qualcosa che però non doveva essere violenta ma spontanea e naturale, come lo è non indossare il reggiseno", raccontano le due giovani, convinte della necessità di fare qualcosa per combattere quei "dettagli che puntano a distrarre dai veri contenuti". Il dettaglio a cui si riferiscono è il reggiseno "dimenticato" dalla capitana della Sea Watch il giorno dell'interrogatorio al Tribunale di Agrigento.
Carola, che in questo momento si trova in Germania dopo essere stata rilasciata grazie alla decisione del gip Vella (avversata dalla procura con un ricorso in Cassazione), diventa dunque il simbolo di una nuova battaglia delle femministe, per le quali basta stare un giorno senza reggiseno per affermare il proprio diritto ad esistere. L'iniziativa è già stata pubblicizzata sui social con l'hashtag #freenipplesday, che sta rapidamente prendendo piede su Twitter. Ma le reazioni non sono tutte positive. Anzi, sono in molti a bollare la proposta come ipocrita o inutile.
Emblematico il commento dell'utente Stielike: "Solidarietà alle sole donne che subiscono soprusi e nessun radical chic le difende. Poverette - il riferimento alle due promotrici dell'evento - da quale centro sociale venite?Questa è la vera solidarietà alle donne che subiscono violenze e soprusi!!! Infatti ho notato molte di queste iniziative in passato.....Poverette, da quale centro sociale venite? Solidarietà alle sole donne che subiscono soprusi e nessun radical chic le difende #freenipplesday
— Stielike (@StielikeM) July 23, 2019
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