Uccisa al culmine di un litigio scoppiato nella casa dove stavano trascorrendo le vacanze in Croazia. È morta così una donna ucraina di 40 anni, che da anni abitava regolarmente in Italia, morta per mano di un giovane amico lombardo di 10 anni di meno residente a Medole, nel Mantovano.
Adesso lui è in carcere e c'è attesa per l'esito del test alcolemico e antidroga a cui è stato sottoposto per poter ricostruire la dinamica di un delitto che al momento appare senza spiegazione. L'omicidio è avvenuto tre notti fa a Umago, all'interno del villaggio di Zacchigni, una localtà croata a tre chilometri dal mare dove la donna era solita trascorrere le vacanze con il marito nello stesso appartamento al primo piano preso in affitto. Un luogo che la coppia frequentava da dieci anni, tanto che nel tempo si era creato un rapporto di amicizia con i proprietari.
Quest'anno però il marito della vittima era impegnato per lavoro in Ucraina e la donna si era presentata nella stessa casa con un amico, tanto che in un primo momento si era creduto che fossero una coppia. Secondo le prime ricostruzioni della questura istriana, che indaga per competenza territoriale, i due turisti avrebbero litigato all'alba di giovedì. Una lite molto accesa, che sarebbe andata avanti per quasi tutta la notte, al culmine della quale il giovane lombardo avrebbe sopraffatto l'amica. Non sarebbe stata trovata nessuna arma, sembra la donna sia stata colpita con corpo contundente preso in casa, ma l'appartamento era devastato, con le finestre rotte e l'arredamento danneggiato. Sarebbe stata proprio una persona legata alla proprietaria della casa ad avvertire il marito della vittima, una volta resasi conto che la violenta discussione tra i due aveva avuto sviluppi gravi. «Ho sentito dei forti colpi e dei vetri andati in frantumi», ha raccontato agli investigatori. Appena è stato dato l'allarme sul posto è arrivata immediatamente un'ambulanza e la polizia. I sanitari hanno tentato in vari modi di salvare la donna che agonizzava ma le ferite erano troppe, diffuse lungo il corpo, e troppo profonde. E i soccorsi si sono rivelati purtroppo inutili. Alcuni vicini hanno raccontato che nei giorni precedenti al delitto avevano sentito i due litigare più volte. Qualche giorno fa la quarantenne aveva presentato l'amico alla proprietaria di casa dicendo che era venuto a vedere l'appartamento perché era interessato ad affittarlo per trascorrerci le vacanze l'anno prossimo.
Sul posto è intervenuto il pubblico ministero Andrea Stefekov che ha fa arrestare e portare in carcere il trentenne, disponendo che fosse sottoposto tra l'altro al test alcolemico e antidroga di cui non si conosce ancora il risultato. Secondo quanto si è appreso, sul corpo della vittima sarebbero già stati effettuati gli esami autoptici, ma anche in questo caso i risultati non sono stati ancora resi noti. Sul caso stanno indagando gli uomini della polizia di Umago con i colleghi della sezione di Buie.
Gli investigatori hanno effettuato un sopralluogo e
perquisito anche la casa al piano terra, occupata da una famiglia croata, e tutti gli appartamenti vicini. Da quello della vittima e da quello al piano di sotto è stato sequestrato del materiale, portato via dalla scientifica.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.