La curva dei contagi sale, il numero dei decessi non accenna a calare e i tassi di ospedalizzazione continuano a far preoccupare. Così il peggioramento del quadro epidemiologico in Italia spinge il governo ad adottare nuove misure per contrastare la diffusione del Covid-19, con la variante Omicron che avanza giorno dopo giorno.
Nel Consiglio dei ministri di oggi pomeriggio (salvo complicazioni) approderanno due importanti novità, ma la giornata che dovrebbe portare a un nuovo decreto inizia in salita: oltre alle resistenze di Lega e Movimento 5 Stelle che rischiano di frenare le decisioni, bisognerà scegliere se varare contemporaneamente obbligo vaccinale ed estensione del super green pass oppure optare solo per una delle due.
L'obbligo di vaccinazione
Nelle ultime ore è spuntata l'ipotesi di introdurre l'obbligo vaccinale per i soggetti fragili, i più a rischio, come ad esempio gli over 60. Una possibilità caldeggiata soprattutto dal Partito democratico, ma che trova la forte opposizione di leghisti e grillini. Non dovrebbero invece mettersi di traverso Forza Italia e Italia Viva. Tuttavia la misura vede molto cauto il premier Mario Draghi, che valuta se procedere o meno per quello che può essere interpretato come un pugno duro.
Sono diverse le motivazioni alla base dei tentennamenti del presidente del Consiglio: qualora si dovesse imboccare la strada dell'obbligo per gli over 60, quali tipologie di sanzioni sarebbero previste? Si andrebbero a colpire i pensionati con delle multe? La carta però, nonostante i dubbi e le posizioni di Lega e M5S, resta in vita. Alla fine le perplessità potrebbero essere minori della preoccupazione per il picco previsto a metà gennaio.
Super green pass ai lavoratori
Anche sull'opzione di estendere il super green pass ai lavoratori si registrano le posizioni titubanti del Carroccio e dei pentastellati. Anche perché andranno affrontati diversi nodi: imporre la restrizione per tutta la platea di lavoratori o soltanto per alcune categorie?
I più rigoristi intendono prevedere il certificato verde rafforzato per i dipendenti della Pubblica amministrazione e del settore privato ma, se non si avesse il consenso di tutta la maggioranza, sarà inevitabile trovare un compresso per evitare spaccature pesanti. Così si potrebbe decidere di procedere per categorie: il Corriere della Sera ipotizza ad esempio i lavoratori che hanno contatto diretto con i più fragili e con il pubblico, gli allenatori delle squadre sportive e chi lavora nelle palestre e nei circoli.
Smart working
Il governo è diviso anche sullo smart working.
Il tema è stato al centro del colloquio di ieri tra il premier Draghi e Renato Brunetta: il ministro della Pubblica amministrazione è inamovibile perché le norme consentono già un uso flessibile e non si può tornare al lockdown del 2020. Il ragionamento è che non siano necessarie nuove misure poiché, in caso di picchi di contagio, è già possibile per aziende e amministrazioni ricorrere al lavoro agile per alleggerire le presenze.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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