La Lega torna ad esprime la sua posizione sul caso Venezuela. Il Carroccio in questi giorni caldi per il governo che non riesce a trovare una voce unica per gestire questa crisi internazionale. Se da una parte i Cinque Stelle non criticano in modo chiaro Maduro, il Carroccio lo mette nel mirino: "Maduro è uno degli ultimi dittatori di sinistra rimasti in giro, che governa con la forza e affama il suo popolo. L’auspicio sono libere elezioni il prima possibile". Parole chiare che di fatto sottolineano una frattura nella maggioranza. Nel corso della mattinata di oggi, anche il Colle ha fatto sentire la propria voce sullo scenario venezuelano. Mattarella è stato chiaro: "Tra Venezuela e Italia il legame è strettissimo, questa condizione ci richiede senso di responsabilità e linea condivisa con partner europei. E nella scelta non vi può essere né incertezza né esitazione".
E in questo botta e risposta tutto interno alla maggioranza in cui il Capo dello Stato prova a chiedere una posizione unica da parte del governo, fanno discutere le parole di Alessandro Di Battista che su Facebook torna a parlare del Venezuela e propone la via della neutralità: "La quantità di ’democrazià che si vuole esportare in un paese è sempre direttamente proporzionale alla quantità di petrolio lì presente. Se il Venezuela non avesse la prima riserva di petrolio al mondo oggi nessuno si interesserebbe ai diritti del suo popolo. Ci vuole coraggio a mantenere una posizione neutrale in questo momento, lo so.
L’Italia non è abituata a farlo". Il fronte venezuelano torna nuovamente a scaldare anche gli euqilibri dei gialloverdi e la politica estera può essere uno degli ostacoli più grossi sulla strada verso le Europee per M5s e Lega.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.