"Vi spiego come cambierà BolognaFiere"

"Vi spiego come cambierà BolognaFiere"

Il primo Cosmoprof del nuovo presidente di BolognaFiere, Franco Boni porta il numero 50, un anniversario importante per la grande kermesse da celebrare con cifre da record, e da parte della struttura che la ospita, con un annunciato piano di sviluppo che comprende il futuro restyling del quartiere fieristico bolognese - previsti investimenti per un centinaio di milioni di euro - con spazi e strutture all'altezza di un mondo che si muove velocemente da un continente all'altro. Ecco cosa ci ha detto il neo presidente alla vigilia del suo primo appuntamento con il mondo della bellezza.

Una nuova giovinezza per BolognaFiere e per Cosmoprof che compie cinquant'anni. Come si fa a rimanere giovani?

«Per noi esseri umani il segreto per restare giovani sta nell'amare la vita, nell'accettare quello che ci propone ogni giorno, anche le cose non piacevoli che a ciascuno di noi toccano».

E per le aziende?

«Non è diversa la filosofia: puntare costantemente sull'innovazione, far crescere la voglia di sperimentare. Vivere nuove avventure con i collaboratori dovrebbe essere la molla per cui nulla si dà per scontato e nulla si ferma».

E questo in sintesi in cosa si traduce?

«Nello spirito che accomuna sia le persone sia le aziende: non fermarsi mai, non sedersi neppure sugli allori. In particolare le aziende hanno l'obbligo di svilupparsi e di innovare, pena perdere smalto e rinsecchirsi. Ma è anche vero che le foreste si autoalimentano e così avviene anche per le imprese».

Se guardiamo a Cosmoprof?

«Godiamo del privilegio e della fortuna di avere accanto alle nostre aziende il Ministero per lo Sviluppo Economico che ha inserito la manifestazione fra le fiere italiane di rilevanza internazionale e l'ICE, Istituto per il Commercio Estero con il grande supporto che ne consegue. Quindi dobbiamo dire con soddisfazione che l'aiuto di ICE funziona sempre meglio e siamo fortunati soprattutto di essere parte di quei settori che esaltano il made in Italy».

Qual è la forza di questa manifestazione?

«C'è molta coesione, molto lavoro di coordinamento, grandi capacità di lavorare insieme».

E lo spirito di base?

«Lo spirito che ha fatto e fa da collante è il cercare le cose che ci uniscono e non quelle che ci dividono».

Certo non possiamo dire lo stesso della politica

«Il nostro Paese avrebbe bisogno di persone che riescano a mettere al primo posto un certo spirito di servizio e di amore per i bisogni della collettività e non per quelli individuali. In questo senso manchiamo di quelle grandi figure e dei grandi valori che abbiamo avuto in passato. Servono nuovi leader che siano punto di riferimento, traino e motivazione anche per i giovani».

Cos'è per lei la bellezza?

«Il

motore del mondo. L'energia vitale che ci fornisce la bellezza ci fa scavalcare le montagne. La donna, la natura, il profumo di uno stivale di cuoio, tutto è bellezza. Ma bisogna essere vivi per cercarla e poterla apprezzare».

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