Ora, dopo Richard Gere, nella vicenda della nave Open Arms si inserisce anche il garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale che apre uno scontro istituzionale col Viminale.
Il Garante Mauro Palma, su richiesta dei responsabili della "Foundacion Proa (Pro-activa Open Arms)", ha scritto al comandante generale della Guardia costiera, Giovanni Pettorino per avere "informazioni e chiarimenti sulla situazione attuale" dei migranti presenti all'interno della nave battente bandiera spagnola che non è potuta approdare a Malta. "Un’impasse che - scrive Palma - ha un impatto rilevante sui diritti fondamentali delle persone soccorse, impossibilitate allo sbarco e in quanto tali impedite nella propria libertà di movimento, ed esposte al rischio di trattamenti contrari sia al senso di umanità sia alla dignità delle persone stesse".
Il Garante sostiene che i migranti debbano avere tutti i diritti e le garanzie che l'Italia deve e può offrire, ossia il divieto di non refoulement, il diritti dei minori stranieri non accompagnati e il diritto di protezione internazionale. Palma chiede, inoltre, di valutare se vi siano state delle violazioni di tali principi e del divieto di espulsioni collettive. Per quanto riguarda il principio di non refoulement, dato il divieto di sbarco imposto da Italia e Malta, vi è un'alta possibilità che i migranti tornino in Libia, porto definito non sicuro anche dal ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, fa notare il Garante. Il divieto di ingresso, invece, può essere considerato "un'azione di respingimento collettivo delle persone soccorse, se esercitato - come in questo caso - senza un preventivo esame delle condizioni individuali delle stesse".
La risposta del Viminale non si fa attendere:"Il Garante dei Detenuti, andando oltre le proprie competenze, chiede chiarimenti a proposito delle persone a bordo della Open Arms. La richiesta è sorprendente: la nave si trova in acque internazionali e non risultano prigionieri a bordo".
E infine: "Qualcuno potrebbe pensare che il Garante dei Detenuti debba giustificare la propria esistenza e il proprio stipendio statale, che peraltro non è pubblicato con evidenza sui siti ufficiali come previsto per legge".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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