Violenza No Pass: botte e minacce a chi dissente. Lucarelli aggredita

La partecipazione alle proteste cala ma l'ala dura non vuole abbandonare la piazza. A Milano alta tensione intorno al Duomo, a Roma testata alla giornalista. Il Viminale pensa all'ennesima stretta

Violenza No Pass: botte e minacce a chi dissente. Lucarelli aggredita

L'adesione alle manifestazioni no green pass e no vax si assottiglia, sabato dopo sabato. Giunti al diciottesimo, l'esercito che contrasta l'obbligo vaccinale ha perso molti pezzi, ma le ali più violente sono rimaste.

Due giorni fa a Circo Massimo la giornalista e conduttrice Selvaggia Lucarelli è stata aggredita. «Avevo cappello, occhiali, mascherina. Nessuno sapeva chi fossi. Per il solo fatto di chiedere perché è qui oggi? sono stata aggredita in ogni modo possibile (denuncerò)», ha raccontato su Twitter, facendo sapere che il video integrale di quanto accaduto sarà pubblicato su Domani. Nel frame pubblicato sul social network, si vede solo un manifestante apostrofarla verbalmente, mentre altri cercano di trattenerlo, e poi dare una testata alla telecamera. Ma la giornalista, a quanti chiedevano spiegazioni, ha chiarito che la testata era diretta a lei. «Tutto questo - ha aggiunto la Lucarelli - è stato possibile grazie alla totale assenza delle forze dell'ordine nell'area del Circo Massimo. (Erano solo fuori, ben distanti dai manifestanti). I no vax hanno voglia di picchiare, aggredire, sfogarsi». Il gestaccio subito le ha portato decine di testimonianze di solidarietà.

Chi dissente dai no vax rischia di finire male, come era già accaduto a fine ottobre a Roma, su un treno della metropolitana B, a dottoressa colpita al volto da una testata, mentre cercava di convincere cinque manifestanti di ritorno da al Circo Massimo che le tesi anti vaccino di cui parlavano erano prive di fondamento. Poco prima, i gruppetto aveva insultato altri passeggeri, che chiedevano loro di indossare la mascherina.

Il Viminale è pronto ad adottare la linea dura in vista del mese dello shopping di Natale se l'aver spostato i manifestanti lontani dai centri cittadini, l'aver imposto l'obbligo di mascherina e l'aver reso statici i cortei non dovessero bastare a limitare i disagi. «Basta cortei nel centro di Roma - ha tuonato anche ieri il presidente del I municipio Lorenza Bonaccorsi -. Soprattutto se a farli sono persone che non rispettano le regole. Non è più possibile tollerare situazioni come quella vista al Circo Massimo in occasione della manifestazione no-vax, nel pieno dell'area archeologica». «Manifestazioni che, a volte, possono degenerare in aggressioni, come avvenuto nei confronti del personale di alcuni locali lì vicino - continua la minisindaca - in particolare alla barista oggetto di intimidazioni e violenze da parte di un gruppo di manifestanti e salvata solo dal tempestivo intervento delle forze dell'ordine. Chiederò al Prefetto un incontro e di spostare altre manifestazioni previste nel prossimo fine settimana e che, almeno, si rispetti un minimo il criterio dell'alternanza tra le zone della città».

Sabato a Roma c'erano circa 4mila attivisti. A Milano erano molti meno: in duecento hanno cercato di andare verso piazza Duomo, ma la polizia ha bloccato ogni spostamento e alla fine due persone sono state denunciate e 257 identificate. Migliaia, invece, a Torino in piazza Castello. Con loro anche una trentina di portuali di Genova e Trieste. A Napoli, invece, è stato un flop con una settantina di individui.

Ma no vax e no green pass non si arrendono e sui gruppi Telegram è già partito l'appello a organizzare il prossimo sabato un appuntamento nazionale a Milano, sotto la Madonnina, che riesca a calamitare attivisti da tutta Italia.

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