Le mascherine arrivano, ma non vanno bene. Le invia la Protezione Civile, le definisce FFP2, dunque ad alta protezione, ma poi si scopre che non sono utilizzabili da medici e infermieri in prima linea. L’ultimo, incredibile cortocircuito nel sistema di approvvigionamento dei dispositivi di protezione (DPI) viene rivelato da una lettera inviata dal presidente dell’Ordine dei medici (FNOMCeO) ai responsabili delle varie regioni e conferma tutte le difficoltà dei commissari nominati da Conte nell'affrontare la crisi coronavirus.
"Carissimi presidenti - scrive Anelli - sono a comunicarvi che il Commissario straordinario per l’emergenza epidemiologica Covid-19, dott. Domenico Arcuri, mi ha appena informato che le mascherine contenute in involucri che riportano la dizione maschere Ffp2 equivalenti, inviate dalla Protezione Civile (…) agli OmCeO dei capoluoghi di Regione, non sono dispositivi autorizzati per l'uso sanitario dalla Protezione Civile". Tradotto: ne va sospesa "immediatamente la distribuzione e l'utilizzo", informando ovviamente "eventuali medici o strutture che ne fossero già in possesso".
Si tratta di un nuovo "incidente di percorso" sul fronte mascherine, dopo i Dpi mancanti, le proteste delle Regioni per le mascherine che sembrano "stracci" e la produzione nazionale che stenta ancora a partire. A confermare il “blocco” è anche la segretaria del Fimmg Lombardia, intervistata da Radio Capital: "Abbiamo avuto una donazione di mascherine da parte della Protezione Civile agli ordini dei medici, ma non sono certificate per l'uso dell’operatore sanitario". Quindi, spiega, "non le possiamo usare e a distanza di settimane dall’inizio della pandemia siamo di nuovo in carenza di dispositivi di protezione. È arrivata solo qualche mascherina chirurgica, pochissime con il filtro. Tutto il resto del materiale non si è visto niente: tute integrali, occhiali o maschere facciali". Durissimo l’attacco della Lega: "Il commissario Arcuri ha ordinato il ritiro delle mascherine distribuite dalla protezione civile? - afferma la senatrice Lucia Borgonzoni - Il governo chiarisca, si configurano gravi responsabilità.
Perché sono state fornite dotazioni inadatte? Da dove provenivano? Si tratta di donazioni o c'è stato un esborso di denaro pubblico? E soprattutto: come si provvederà ora alla protezione e alla tutela della salute di medici, infermieri, operatori sanitari?".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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