«Gravi irregolarità» anche nell'ultimo bilancio di Visibilia Editore, quello del 2022. Lo scrivono i consulenti della Procura di Milano nella relazione, che entra come le precedenti nella causa civile (l'udienza è domani) intentata dai soci di minoranza della società fondata dal ministro Daniela Santanchè.
Le irregolarità emergerebbero nella gestione anche recente da parte degli amministratori e non solo, quindi, dai bilanci «dal 2016». La nuova consulenza è stata depositata nei giorni scorsi dal professor Nicola Pecchiari. Tra l'altro l'aggiunto Laura Pedio e il pm Maria Gravina segnalano che le prospettive di continuità aziendale, basate sul «piano industriale» dei nuovi amministratori di Visibilia, sono «ottimistiche», perché manca la «liquidità». E dopo il suicidio, il 5 agosto, del presidente del cda Luca Ruffino c'è pure «incertezza» in merito «al possibile supporto finanziario del socio di maggioranza», Sif Italia. Nell'atto depositato al Tribunale civile i pm indicano inoltre le «violazioni» accertate dalla Consob sulle mancate comunicazioni al mercato degli acquisti di azioni da parte di Ruffino nei mesi scorsi. Sarebbero emerse infine (ne ha dato conto Repubblica) gravi «irregolarità» nella «elargizione della cassa integrazione» Covid a «zero ore» per «almeno due» dipendenti, che però continuavano a lavorare.
In totale il gruppo ha chiesto e ottenuto la cig per «6 dipendenti». Per i pm, «traspare la consapevolezza» da parte dei responsabili dell'azienda delle irregolarità. Tra loro Dimitri Kunz d'Asburgo, compagno di Santanchè.
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