Zaia: "Con i tamponi rapidi risposta in pochi minuti"

Il governatore del Veneto spinge per il test rapido: "Va inserito in fretta nei protocolli della sanità pubblica. Abbiamo fatto molte prove doppie, i risultati sono affidabilissimi"

Zaia: "Con i tamponi rapidi risposta in pochi minuti"

Un tampone rapido che in pochi minuti rileva se una persona è positiva o meno al coronavirus. Un test da utilizzare ovunque. "Credo sia da inserire in fretta nei protocolli della sanità pubblica: 5 o 6 minuti e sai se sei positivo, senza laboratorio", ha affermato il governatore del Veneto Luca Zaia. Il test rapido, che ha già superato i controlli, risulta affidabile: "Proprio per verificarne l'attendibilità in Veneto abbiamo fatto molte prove doppie, sia con il tradizionale che con il rapido: risultati affidabilissimi", ha sottolineato Zaia nel corso di un'intervista al Corriere della Sera.

Il governatore del Veneto ha spiegato di aver già parlato con il ministro della Salute Roberto Speranza, "gli ho posto la questione del tampone rapido per gli screening in luoghi come le scuole o ovunque servano risposte tempestive". Una soluzione veloce ma anche ecnomica dato che "oggi ci sono 11 case farmaceutiche internazionali che lo propongono e il prezzo è sceso a 4,5 euro". La proposta di Zaia è quindi quella di estendere l'uso del test rapido "già accettato per chi proviene da Grecia, Croazia, Malta e Spagna" in modo da "agevolare enormemente la vita a famiglie e medici". Si pensi ad esempio alle scuole.

A pochi giorni dall'inizio delle lezioni, diversi istituti da Nord a Sud hanno già chiuso. Con il ritorno sui banchi si stanno infatti registrando i primi casi tra studenti, insegnanti e personale. E così scatta la quarantena in attesa dell'esito del tampone, unico test diagnostico di riferimento. Ma dalla prescrizione del test al risultato, i giorni passano. Per questo motivo i test rapidi sono visti come la soluzione ideale per evitare lo stop della didattica. Bisogna inoltre tenere presente che, con il ritorno dell'influenza stagionale, i tamponi veloci permetterebbero di distinguere subito i sintomi del Covid da quelli di un semplice raffreddore. Senza bloccare una scuola intera. "Ci sono bambini che passano l’inverno con le bronchiti. Al minimo sospetto, linee guida alla mano, si passa alla prescrizione del tampone. O peggio, al tampone prima ancora della visita. Ma così, significa passare l’inverno a far tamponi", ha continuato Zaia. Così, diverse regioni si sono già mosse per ottenere i kit, mentre il governo sembra prendere tempo.

Intanto, ieri, il Tar ha respinto la richiesta del governo di sospendere l'ordinanza del Piemonte che impone alle scuole il controllo della temperatura agli studenti. "È un fatto di buon senso. Ti prendono la temperatura nei negozi, dal parrucchiere, in palestra...

perché a scuola no? - ha commentato Zaia - Io mi sono fatto un’idea: a Roma si sono opposti alla misurazione nelle scuole altrimenti gli sarebbe nata una discussione sindacale sulle mansioni. Ma la mia è solo un’ipotesi, se fosse vero il contrario ci spieghino il motivo scientifico".

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