Zanardi rimane sedato: "Presto per svegliarlo. Ci vorrà molta pazienza"

Le condizioni restano stabili, cresce la speranza I medici: "Aspettiamo". Dai pm quattro vigili

Zanardi rimane sedato: "Presto per svegliarlo. Ci vorrà molta pazienza"

C'è l'intero Paese che virtualmente aspetta in apprensione il bollettino quotidiano sulle condizioni di Alex Zanardi. Ma nella situazione in cui si trova il campione dopo il terribile incidente in handbike di venerdì scorso, il fattore tempo è determinate. E anche l'assenza di notizie, può essere una buona notizia. Perché come ha detto il direttore del Dipartimento emergenza-urgenza del policlinico universitario di Santa Maria alle Scotte di Siena, Sabino Scolletta, «più passa il tempo e le condizioni restano stabili, più c'è speranza di recupero».

Questa è la settimana decisiva per capire l'evoluzione del quadro clinico del campione, che resta in prognosi riservata dopo l'operazione alla testa subita venerdì sera, subito dopo lo scontro con un camion nei pressi di Pienza, durante una staffetta di beneficenza organizzata dallo stesso Zanardi. Anche la notte tra domenica e lunedì è passata tranquilla, condizioni cliniche invariate nei parametri cardio-respiratori e metabolici. Tra i medici si fa largo la fiducia per un recupero, anche se lento e gravato dall'incognita decisiva sul quadro neurologico che resta grave e potrebbe avere anche delle evoluzioni repentine. Presto dunque per le ipotesi. «Le valutazioni neurologiche verranno fatte solo quando di ridurrà la sedazione. In questo momento non si pensa di farlo: ci vuole pazienza, molta pazienza», spiega Roberto Gusinu, direttore sanitario del policlinico Le Scotte, che oltre ad essere un ospedale d'eccellenza è anche una struttura Covid. Presto anche per dire quanto bisognerà aspettare per sapere se Zanardi potrà tornare l'uomo e il campione di sempre. Forse tra una settimana, forse più. Bisogna vedere come evolve la situazione giorno per giorno e in base a questo l'equipe multidisciplinare che lo ha in cura valuterà eventuali azioni diagnostiche-terapeutiche da intraprendere. Per ora l'atleta paralimpico diventato per tanti un esempio di coraggio e forza di volontà è in terapia intensiva collegato al ventilatore meccanico. «Ma ha un buon adattamento e gli scambi respiratori sono ottimali. Siamo molto contenti», dice Scolletta. Fondamentale, per i medici, il fatto che il paziente sia un atleta, dal fisico forte ed allenato, capace di affrontare situazioni difficili. Più che mai quello di Zanardi, che ne ha già passate tante.

Intanto va avanti l'inchiesta della Procura di Siena. I fari sono accesi sulle modalità di svolgimento della staffetta. Ieri i magistrati hanno ascoltato prima il comandante della polizia urbana di Pienza e un ciclista che partecipava alla manifestazione, poi quattro vigili della polizia locale di Sinalunga, che avevano vigilato sulla tappa precedente a quella di Montalcino, che si è svolta allo stesso modo, con le auto in circolazione e con una macchina che faceva da scorta. L'unico indagato, per ora, come atto dovuto, è l'autista del camion contro cui si è scontrato Zanardi.

I magistrati vogliono capire quali fossero le norme di sicurezza della tappa e perché ci fosse un tir sul percorso della staffetta. Per il sindaco di Castiglion Fiorentino, Mario Agnelli, «la staffetta aveva necessità di rispettare unicamente il codice della strada, non c'era bisogno di autorizzazioni per fermare il traffico».

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