"Matteo Salvini citofonasse ai mafiosi…". Anche la voce di Nicola Zingaretti partecipa al coro contro il capo politico della Lega, finita nell'occhio del ciclone per aver citofonato a una famiglia tunisina – accusata di avere problemi con lo spaccio di sostanze stupefacenti – all'esterno di una casa popolare del quartiere Pilastro di Bologna.
Il segretario del Partito Democratico, in sostanza, fa eco alle parole di Fabio Volo – poi redarguito (a metà) da Linus – che durante la diretta della sua trasmissione radiofonica "Il Volo del Mattino" si era così scagliato contro l'ex ministro dell'Interno: "Vai a suonare ai camorristi se hai le palle stron…, non da un povero tunisino che lo metti in difficoltà stron…, sei solo uno stron… senza palle. Fallo con i forti lo splendido, non con i deboli…".
Una sparata che, come detto, è stata criticata dal direttore Linus: "Di politica, cioè di vita, si dovrebbe parlare guardandosi negli occhi, altrimenti si riduce tutto al solito triste tifo da stadio. Oppure a un comizio. Come ha fatto Fabio, in maniera scomposta e senza la mia autorizzazione […] Si passa dalla parte del torto nel momento in cui lo si fa usando il linguaggio che ha usato Fabio (di cui mi scuso a nome della radio che dirigo) e quando soprattutto sai già che non ci sarà modo di avere un confronto".
Ecco, oggi l'affondo di Zinga, che via social è voluto tornare sulla questione che sta tenendo banco in questi giorni che precedono il voto in Emilia-Romagna, decisivo anche per il futuro del governo e del centrosinistra italiano.
Il leader dem, infatti, ha scritto: "La cosa più importante è ricostruire la speranza e smettere di picconare l'Italia con polemiche e odio, magari citofonando agli studenti che devono studiare. Salvini citofonasse ai mafiosi, visto che quando ha fatto il ministro degli Interni non li ha catturati…".
Il diretto interessato, mai microfoni di Radio Cusano Campus, ha già replicato a questi appunto: "Citofonare ai mafiosi? Beh, io l'ho già fatto...e sono andato a bermi un caffè con Nicola Gratteri che è uno dei principali nemici delle mafie, che si batte ogni giorno contro la 'ndrangheta.
Ricordo poi che la villa ai Casamonica con la ruspa l'ho abbattuta io, non Fabio Volo o Fabio Fazio. E a Corleone il commissariato di polizia confiscato alla mafia l'’ho inaugurato io. Se c'è qualcuno a cui sto sulle palle sono proprio mafiosi e camorristi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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