Zingaretti: "Perso in Umbria per disimpegno di Renzi e Calenda"

Il segretario del Pd cita "scissioni e disimpegni" come concausa della disfatta umbra. Chiaro riferimento alle uscite di Matteo Renzi e Carlo Calenda, che su Twitter commenta: "Non è colpa mia". E aggiunge: "La situazione è grave"

Zingaretti: "Perso in Umbria per disimpegno di Renzi e Calenda"

Dopo il tracollo in Umbria, in casa Pd è il momento di analizzare la sconfitta. Sul banco degli imputati, inevitabilmente, sale Nicola Zingaretti. Il segretario dem è stato colui che, più di tutti, ha spinto per una "Santa Alleanza" contro il centrodestra. Un "tutti contro Matteo Salvini" che, come previsto, non ha ottenuto l'effetto sperato. Al contrario, ha tenuto lontano dalle urne gli elettori Pd e 5 Stelle contrari all'intesa con gli ex nemici storici, ora diventati compagni inseparabili al governo. Ma chissà fino a quando.

Intanto, nel commentare "la netta sconfitta" in Umbria, Zingaretti ha parlato di "una tendenza negativa del centrosinistra consolidata in questi anni in molti grandi Comuni umbri che non si è riusciti a ribaltare". Pur rivendicando "il consenso delle forze che hanno dato vita all'alleanza". Un consenso eroso però in maniera consistente rispetto al recente passato, visto che il Pd non è andato al di là di uno stentato 22%, mentre il Movimento 5 Stelle è addirittura crollato sotto l'8%. Una disfatta alla quale, secondo il segretario dem, avrebbero constribuito "scissioni e disimpegni". Il riferimento, evidente, è a Matteo Renzi e Carlo Calenda.

Il primo ha lasciato il Nazareno per lanciare la sua nuova creatura politica, Italia Viva. Preceduta di qualche settimana dal varo di SiamoEuropei, il movimento dell'ex ministro dello Sviluppo economico, eletto a maggio eurodeputato con il Pd e uscito dalla direzione del partito in aperto contrasto con Zingaretti per l'alleanza di governo con il M5S.

Se Renzi, per il momento, non ha ancora commentato il disastro umbro, il "twittarolo" Calenda è intervenuto sui social con una serie di post al veleno sull'esito delle elezioni in Umbria. Rispondendo per le rime alle accuse del governatore del Lazio: "Non credo che la sconfitta in Umbria derivi dal mio 'disimpegno' dovuto all’alleanza con i 5S. Altro non voglio aggiungere.

La situazione è grave", ha scritto l'europarlamentare, prima di mettersi a disposizione "per parlarne quando e se vorrai". Dunque, dopo il flop delle Regionali a sinistra volano gli stracci. Ancora una volta.

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