Lo zio di Saman: "Il video con le pale? Andavo nell'orto"

Nell'interrogatorio accusa il fratello: "Io non c'entro, guadagnerebbe da una mia condanna"

Lo zio di Saman: "Il video con le pale? Andavo nell'orto"

Per gli inquirenti è l'autore materiale dell'omicidio della nipote Saman, ma Danish Hasnain, il 34enne pakistano estradato dalla Francia il 20 gennaio, giura di essere stato incastrato.

Ieri videocollegato dal carcere di Reggio Emilia per l'interrogatorio di garanzia, ha risposto per due ore e mezza alle domande del Gip Luca Ramponi, che ha firmato l'ordine di custodia cautelare, dal pm Laura Galli e dal maggiore Maurizio Pallante, comandante del nucleo investigativo dei carabinieri di Reggio Emilia. A difenderlo l'avvocato Lalla Gherpelli.

L'uomo è accusato dell'omicidio d Saman, scomparsa il 30 aprile dalla casa di famiglia a Novellara (Reggio Emilia). La diciottenne voleva rifarsi una sua vita, dopo essersi opposta al matrimonio combinato. Ma lo zio, i genitori e due cugini gliel'hanno impedito uccidendola. Il primo ha sempre negato ogni responsabilità e ieri ha detto di essere stato «incastrato». «Si dichiara all'oscuro di cosa possa essere accaduto a Saman - ha spiegato l'avvocato Gherpelli -. Proprio in considerazione degli ottimi e affettuosi rapporti che aveva con la nipote ha ritenuto plausibile che si fosse allontanata volontariamente. Questa è la versione che ha ricevuto dal fratello Shabbar, cioé dal padre di Saman Abbas e dal nipote, cioè dal fratello minorenne di lei, attualmente in una struttura protetta». «Hasnain tiene molto a proclamare la propria innocenza attraverso la stampa e i media e pur senza voler accusare nessuno, ma ventila la possibilità che il fratello di Saman abbia fatto le dichiarazioni a suo carico spaventato e condizionato dal padre Shabbar, anche in considerazione di un potenziale vantaggio di natura economica che deriverebbe dalla sua condanna», prosegue il legale. In Pakistan, infatti, i due fratelli sono comproprietari di un terreno e qualora lui fosse condannato spetterebbe di diritto a Shabbar. «Anche per questo l'indagato ha chiesto aiuto al pm perché appuri, indaghi, chiarisca», continua il suo difensore, spiegando che Danish Hasnain avrebbe risposto a tutte le domande «con coerenza e tranquillità, senza che mai la sua voce fosse turbata».

Gli inquirenti gli hanno anche chiesto del video che lo ritrae con pala e piede di porco insieme a due cugini, il 29 aprile, quando secondo gli investigatori andarono a scavare la fossa a Saman. «Non ha avuto problemi spiegare che andarono a fare lavori nell'orto», conclude l'avvocato Gherpelli.

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