Venezia - L’ad
di Fiat Sergio Marchionne si dice "abbastanza" contento dell’adesione della maggior parte delle sigle
sindacali ad una possibile intesa con l’azienda sullo stabilimento di Pomigliano. È stato fatto "un passo avanti,
poi bisognerà chiudere", ha detto a Venezia a margine del workshop del Consiglio per le Relazioni fra Italia e
Stati Uniti. "Si sarebbe creato un grandissimo problema se ieri sera finiva male. Sia per loro che per noi"
"Non abusare delle buone intenzioni" "La soluzione più facile sarebbe quella di smantellare tutto e andarsene fuori. Si cerchi di non abusare delle
buone intenzioni". Lo ha detto l’amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne riferendosi
all’atteggiamento della Fiom. E aggiunge: "Si sta spingendo ai limiti".
L’ad della Fiat, parlando a Venezia, a margine del workshop del Consiglio per le Relazioni fra Italia e Usa,
sottolinea: "Stiamo cercando di fare qualcosa di buono per il Paese e creare una rete industriale che
funzioni e che sia competitiva e a livello europeo. Se le parti sociali non lo vogliono fare ce lo devono
assolutamente dire. La Fiat non sta costringendo nessuno a fare qualsiasi cosa ma, da persone serie,
cerchiamo di fare il lavoro in maniera semplice e pulita".
Marcegaglia: "Non si può aspettare chi guarda indietro" "Non possiamo più
aspettare chi guarda sempre indietro". Lo ha detto il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, in
merito alla posizione della Fiom nella trattativa con Fiat sul futuro dello stabilimento di Pomigliano d’Arco".
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