Mentre più di mezza città strepita contro il porto e la sua gestione, a Palazzo San Giorgio - sede storica dell'Autorità portuale - si sorride. «Il nostro scalo gode ottima salute», dicono. E aggiungono: «Negli ultimi sei mesi i traffici sono aumentati del 5,8%, e come noi non ha fatto nessun altro porto italiano». Inoltre: «Il porto è un cantiere aperto». In effetti, i cantieri ci sono, tanto che, al Giornale, diversi lettori hanno chiesto: «Cosa sta succedendo sui moli genovesi?». «Niente di epocale - rispondono diversi operatori marittimi - visto che i lavori di cui si parla da anni sono sempre gli stessi». Benché i cantieri, in certi casi, non si vedano neppure all'orizzonte. A fare chiarezza ci ha pensato direttamente Giovanni Novi, presidente dell'Authority, per dire cosa è stato fatto, cosa si sta facendo e quali sono le priorità di quello che una volta era il porto più importante d'Europa e che ora, a fatica, cerca di riconquistare la leadership nel Mediterraneo. Così, si riparte da Calata Bettolo. Una priorità per Palazzo San Giorgio. E un nome che tutti i genovesi, volenti o nolenti, hanno dovuto conoscere.
Se non altro perché da almeno una decina d'anni se ne parla: il «riempimento» doveva terminare nel 2004, ma praticamente i lavori non sono ancora iniziati (se non si considera una fulminea apertura subito stoppata). (...)- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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