Partite sotto l'albero di Natale, poche ore dopo il brindisi di capodanno, e anche prima della Befana: nessuna pausa, in Premier League i prossimi saranno i giorni più frenetici dell'anno. Perché, come da tradizione, in Inghilterra si approfitta delle festività natalizie per ingolfare il calendario di partite. Cadono a vuoto i puntuali appelli (ultimo quello di Fabio Capello) per l'introduzione di una pausa invernale. Giocare durante le festività è più di una consuetudine, ma un modo tutto inglese per celebrare le feste.
Addirittura quattro turni di campionato nello spazio di 11 giorni, si giocherà praticamente tutti i giorni. Con buona pace del resto d'Europa dove il calcio si ferma per due, talvolta tre settimane. Nulla del genere in Premier: da domenica 26 dicembre a mercoledì 5 gennaio si disputeranno 40 incontri. Un vero e proprio tour de force destinato a ridefinire gli equilibri della classifica, che attualmente vede il Manchester United primeggiare nonostante debba recuperare ancora due partite.
Chi vorrà scalzare i Red Devils al comando dovrà però essere non solo forte in campo, ma giudizioso fuori, perché ci saranno da gestire le tentazioni (alimentari e non) di cenoni e veglioni. La calcio-maratona natalizia comincia a Santo Stefano, il consueto Boxing Day (la giornata che fa sempre registrare i maggiori incassi di biglietteria) che lunedì prossimo vede il Chelsea far visita all'Arsenal. La prima giornata di ritorno (20ª) è in programma in infrasettimanale, il martedì e mercoledì successivo. Due giorni di pausa (30 e 31), quindi di nuovo in campo, il primo gennaio. Addirittura il Manchester United farà visita al West Bromwich di Roberto Di Matteo all'ora di pranzo, dopo 12 ore dal brindisi di capodanno. Vietato sgarrare nella notte di San Silvestro perché non ci sarebbe tempo per rimediare.
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