Premio Wondy, sei scrittori per un campionato di vita

Si conclude la prima fase del riconoscimento letterario dedicato alla resilienza

Premio Wondy, sei scrittori per un campionato di vita
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Resistere alla malattia, ma non solo, a qualunque avversità o ingiustizia si presenti, come l'assassinio di un parente a opera dei terroristi, la morte della moglie, lo sfruttamento del tuo lavoro quando ancora sei un bambino, la guerra, la difficoltà della prima donna ufficialmente autorizzata ad esercitare la professione medica. Sono alcuni dei temi selezionati per la sestina finalista dell'ottava edizione del Premio Wondy. Si tratta di «Un eroe comune» di Igino Domanin (Marsilio), «Virdimura» di Simona Lo Iacono (Guanda), «Chiudi gli occhi, Nina» di Paolo Mascheri (Clichy), «La piccinina» di Silvia Montemurro (Edizioni E/O), «I giorni di Vetro» di Nicoletta Verna (Einaudi), «Invernale» di Dario Voltolini (La Nave di Teseo).

La serata finale così si avvicina: sarà lunedì 31 marzo al Teatro Manzoni in collaborazione con le ragazze e i ragazzi di PizzAut, la pizza solidale «troppo buona».

I sei autori di quest'anno sono stati selezionati dal Comitato per le loro personali visioni del concetto di resilienza, in linea con lo spirito che anima il Premio. Il progetto è nato infatti nel 2018 in memoria della giornalista e scrittrice Francesca Del Rosso (1974-2016), conosciuta con il soprannome Wondy e autrice del volume «Wondy ovvero come si diventa supereroi per guarire dal cancro» (Rizzoli) nel quale ha raccontato con ironia e coraggio come ha affrontato la malattia.

«Quest'anno la sestina del Premio Wondy offre uno spaccato profondo e variegato di esperienze umane. I libri finalisti parlano di donne che hanno lottato per i diritti di tutte, di lavoro. Raccontano di legami familiari profondi e di pezzi di storia che ci hanno cambiato per sempre. In ognuno di questi romanzi si riflette la volontà di affrontare la vita con tutte le sfumature del proprio io per trarne il meglio, adattandosi crescendo, cercando nuove direzioni per continuare i propri percorsi.

La letteratura, con la sua capacità di ispirare e far riflettere, ci spinge a esplorare queste tematiche con profondità e consapevolezza» commenta Alessandro Milan, presidente dell'Associazione «Wondy Sono Io». Accanto al volume premiato dalla Giuria tecnica, è prevista anche l'assegnazione di un nuovo premio decretato dalla Giuria dei Lettori che ha già contribuito alla selezione delle opere finaliste.

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