Oslo, Zurigo e Ginevra. Le città più care del mondo sono queste. Roma è invece molto più indietro nella classifica dei prezzi (comunque davanti a Milano), ma non brilla né per livello salariale e nemmeno per potere d’acquisto interno, classifica nella quale si piazza addirittura al 41esimo posto, dietro a città come Lubiana, Mosca, Atene o Nicosia. A stilare le graduatorie delle 73 città sparse per tutto il mondo è lo studio Prezzi e salari, realizzato dalla banca svizzera Ubs, che ha aggiornato così quello dello scorso anno.
OSLO ANCORA REGINA PER LIVELLO PREZZI
La capitale norvegese
si conferma anche quest’anno come la città più cara del mondo,
ma solo se non si considerano nel paniere anche gli affitti.
Comprendendo anche questa voce è New York a conquistare la
vetta della classifica. Roma e Milano si piazzano invece molto
più indietro in classifica: la capitale scende al 24esimo posto,
dal 17esimo dello scorso anno, mentre la vita nel capoluogo
lombardo è un pò più economica (37esima posizione). Il terzetto
di coda è invece composto da Bucarest, Manila e, ultima,
Mumbai.
PER SALARI MILANO MEGLIO DI ROMA
Chi vuole una busta paga
pesante, scrive lo studio, farà bene a trasferirsi a Zurigo
(prima in classifica), a Copenaghen o a Ginevra, rispettivamente
seconda e terza. La Svizzera, in particolare, risulta essere il
Paese più conveniente sia al lordo che al netto delle tasse.
Per trovare una città italiana bisogna scendere fino al 26esimo
posto di Milano, che comunque supera Roma, ferma al 31esimo posto.
Non è certo un mercato del lavoro conveniente, invece, quello
di Giacarta, Manila e Mumbai, che chiudono la graduatoria.
POTERE D’ACQUISTO, ROMA PEGGIO DI MOSCA
Dalla combinazione
tra le due classifiche di prezzi e salari, lo studio Ubs ricava
forse il dato più interessante e che meglio descrive le
condizioni di vita nelle varie città, vale a dire quello sul
potere d’acquisto interno. Al primo posto si piazza così Zurigo
(dove evidentemente prezzi e salari sono nel giusto equilibrio),
seguita da Sydney e Miami; mentre, dato il livello salariale
decisamente ridotto, il potere d’acquisto nazionale dei salari
di diverse città dei Paesi emergenti si attesta ancora a più
dell’80% in meno rispetto alla città svizzera. Fanalini di coda
sono infatti Manila, Nairobi e Giacarta. Brutte notizie per
Roma, che precipita al 41esimo posto dietro a Mosca, Johannesburg,
Lubiana, Taipei, Atene o Nicosia, mentre Milano si piazza al
27esimo posto.
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