Qualche giorno prima dell'arresto Maurizio Iori, il primario di Crema accusato di duplice omicidio premeditato nei confronti dell'ex compagna Claudia Ornesi e della figlia di due anni Livia aveva chiesto al suo avvocato, Marco Giusto, se fosse possibile rientrare velocemente in possesso della casa in cui abitava Claudia, quella in via Dogali, che era di sua proprietà. Secondo l'arrestato, infatti, era passato «già troppo tempo» rispetto al fattaccio per poter tener bloccata un'abitazione. «Sono passati due mesi - dice a Giusto - non si potrà riavere questo immobile?». E l'avvocato esegue: deposita, in tribunale a Crema, l'istanza di dissequestro dell'appartamento. Ora, che il suo cliente è in cella, il legale commenta: «Non solo ci battiamo per dimostrare l'innocenza ma dico anche che se lui avesse avuto il minimo sentore delle manette imminenti non sarebbe andato a stuzzicare l'autorità inquirente chiedendogli il dissequestro di un immobile».
Ma quest'atto fa anche sorgere delle domande. Soprattutto se legato a quanto un parente- che vuole restare anonimo- ha fatto notare nei giorni scorsi. E cioè che Claudia «non solo aveva chiesto che sua figlia venisse trattata al pari degli altri figli dell'uomo. Aveva chiesto, in più, che lui la mantenesse fino a 18 anni, studi compresi». Il che avrebbe comportato un bell’esborso per l’oculista. Soldi, sempre soldi. Ed è, naturalmente, al vaglio degli inquirenti anche la situazione economica dell'uomo.
Il padre della vittima, Gian Stefano Ornesi, parla a stento: «La cosa più importante, per noi, la cosa che ci dà un po' di forza è sapere che nostra figlia non è un'assassina, non ha ucciso lei la figlia per poi togliersi la vita». Mentre la moglie Pasqua dice: «Non vogliamo mostrarci in tv per rispetto di nostra figlia. Mi ha sempre fatto un effetto strano vedere le persone che raccontavano i loro drammi in tv».
Nonostante al legale del primario ancora ieri sera non fosse arrivata una comunicazione ufficiale, l'interrogatorio di garanzia per l'indagato potrebbe svolgersi già oggi.
Da una parte c'è il dolore della famiglia di Claudia Ornesi, dall'altra l'incredulità della moglie e dei familiari di Maurizio Iori che aveva avuto altri tre figli con due donne diverse.
Ad aprire la porta di casa, in un accogliente villaggio alla periferia di Crema, mentre accudiva l'altra figlia del presunto omicida, è la suocera del primario arrestato. Lei davvero non vuole crederci. Non trova spiegazioni. Come l’intera città.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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