Milano - Il pm Fabio De Pasquale non perde l'occasione per tornare ad attaccare il presidente del Consiglio Berlusconi, auspicando che i processi al Cavaliere si svolgano non soltanto al lunedì, giornata indicata dal premier come solitamente libera da impegni istituzionali, ma per i giudici "non è ragionevole andare oltre quel giorno". Il confronto tra il rappresentante della pubblica accusa e il collegio chiamato a giudicare Berlusconi per il reato di corruzione in atti giudiziari è avvenuto alla ripresa dell’udienza dopo la paura-pranzo. "Non c’è scritto nel codice che Berlusconi si può processare solo al lunedì", ha detto caustico De Pasquale, al quale prontamente risponde la presidente del collegio, Francesca Vitale: "Non è ragionevole andare oltre quel giorno. Non si può cambiare strada".
Difesa premier: sentire nuovi testimoni La difesa di Berlusconi ha presentato una istanza ai giudici per poter sentire circa altri 15 testimoni, alcuni dei quali per rogatoria internazionale. Per gli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo, alcuni di loro vanno sentiti soprattutto perché alcune loro dichiarazioni sono citate dalla corte di Cassazione nella sentenza per David Mills (che ha dichiarato il reato prescritto, ndr). Di fatto, quindi, gli avvocati chiedono una parziale riforma dell’ordinanza del tribunale del 26 marzo 2010 nella quale erano indicate le fonti di prova e i testimoni. Il pm fabio de pasquale, che rappresenta l’accusa, si è opposto a tale istanza, dando il suo ok, invece, alla richiesta di acquisire nuova documentazione cartacea.
In tribunale i sostenitori del Cav Un centinaio di persone, alcune dentro l’aula altre fuori, stanno manifestando affetto e sostegno a Silvio
Berlusconi, imputato davanti ai giudici della decima sezione penale per la corruzione in atti giudiziari
dell’avvocato inglese David Mills. "Indossiamo un fiocco azzurro in difesa della libertà", spiegano i sostenitori
del Cav, che aggiungono: "Se fosse stato presente in aula, saremmo stati ancora di più. Col freddo,
con la pioggia con la neve, siamo sempre presenti con lui...". Tutti i sostenitori del premier hanno affissi sul petto delle coccarde azzurre e nelle loro intenzioni l’iniziativa si ripeterà anche in
occasione di altre udienze e altri processi che vedono imputato il presidente del consiglio.
Il premier in Cdm... "ma si proceda" Con una lettera ai giudici del Tribunale di Milano il premier attesta di essere impegnato questa mattina per un Cdm straordinario ma nello stesso tempo comunica di consentire la
celebrazione del processo Mills anche in sua assenza. All’inizio dell’udienza l'avvocato Ghedini ha consegnato la missiva al tribunale dicendo che "si attesta l’impedimento di stamani, cioè il Cdm sulla Libia, e si dà il consenso che si proceda".
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