Pugno di ferro sugli alloggi popolari

Pugno di ferro di Regione e Guardia di finanza contro chi beneficia di case popolari senza averne titolo. È di ieri l'accordo siglato tra l'assessore alle politiche abitative regionali Maria Bianca Berruti e il comandante regionale delle Fiamme gialle, il generale Raffaele Romano, per intensificare i controlli delle autocertificazioni e delle dichiarazioni Isee nell'ambito delle politiche abitative. L'intesa, in buona sostanza, prevede che almeno il cinque per cento delle posizioni reddituali e patrimoniali dei beneficiari di alloggi popolari siano sottoposti a un controllo individuale annuale. In virtù dell'accordo anche le persone beneficiarie di contributi relativi al Fondo sociale di sostegno agli affitti (Fsa) finiranno sotto la lente d'ingrandimento degli uomini della Guardia di finanza. I nominativi dei soggetti da sottoporre a verifica potranno essere indicati da ogni Comune, sulla base delle dichiarazioni Isee nulle o inferiori a seimila euro l'anno. «Nell'accertamento dei requisiti per le case popolari spesso abbiamo riscontrato delle anomalie e troppe dichiarazioni Isee 0 che crediamo non siano rispondenti al vero» spiega l'assessore Berruti. Secondo la quale esisterebbe una discrepanza poco spiegabile tra le province liguri, per quanto riguarda l'incidenza dei poveri nella popolazione Isee a parità di condizioni di contesto. Qualche dato: nel 2007 sono stati 11.500 i beneficiari del fondo sociale di sostegno alle locazioni in Liguria: 4.067 a Genova, di cui 385 (il 9 per cento) ha dichiarato meno di quattromila euro, 678 a Savona, 551 a Imperia, 912 a La Spezia, 449 Sanremo, 260 a Chiavari. I controlli delle Fiamme gialle saranno effettuati a campione.

«Questo accordo - aggiunge l'assessore Maria Bianca Berruti - s'inserisce nell'ambito dell'esigenza di riorganizzare le politiche abitative sulla base di principi di selettività che consentano di concentrarsi sui più deboli e di efficienza, per evitare sprechi e privilegi e per garantire che l'intervento vada a beneficiare soggetti in condizioni di effettivo disagio economico».

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