
Uno spettacolo su Shakespeare e Pirandello ma non solo, perché vive anche della commedia dell'arte, di Dante e Garcìa Marquez, e si chiude a sorpresa, con la nota lirica di Madre Teresa di Calcutta, Inno alla vita. In scena al Teatro Oscar oggi e domani, 7 e 8 marzo, nato per le scolaresche e dopo il successo reinventato per le serate a teatro, vedrà in scena l'attore Cesare Pasotti, su testo, drammaturgia, regia e musiche originali di Davide Cavuti (nella foto), che ha lavorato con i grandi nomi del cinema, del teatro e della tv, solo per citarne alcuni da Giorgio Albertazzi a Michele Placido fino a Giancarlo Giannini (con cui prova in questi giorni). C'è anche la voce fuori campo di Edoardo Siravo che apre i quadri.
Maestro Cavuti, ci racconta com'è nata l'idea di questo spettacolo? «Da un incontro tra me e Giorgio Pasotti, che ci siamo conosciuti in occasione del suo lavoro "Io, Arlecchino", che in parte porterà in scena, e che ci siamo ritrovati nella volontà di rendere omaggio a due monumenti letterari senza tempo. Nel comporre ho anche fatto da commento ai testi di Pasotti. Ma facciamo tutto con leggerezza». Non deve essere semplice musicare Shakespeare: «Il grande Duke Ellington ha messo in musica Shakespeare e io ho cercato in lui ispirazione per le mie note. Così è nato tutto con estrema naturalezza. Ci sono temi che ho scritto per orchestra d'archi ed altri per pianoforte solo, ma non è facile parlare della propria musica».
C'è poi il tema di come è stato accompagnato e messo in musica Luigi Pirandello. «Pirandello - apre il cuore Cavuti - è il mio scrittore preferito. Per lui ho scritto un tema musicale per violino solista, orchestra d'archi e pianoforte che ci riporta alle atmosfere delle sue opere, fatte di suoni veri, che ho cercato di riprodurre sul pentagramma».
In uno spettacolo la prima relazione è quella con il pubblico. Voi che che cosa cercate? «Desideriamo coinvolgerlo il più possibile, ci sarà anche un momento di interazione in cui dalla platea potranno partecipare a ciò che accade sul palco, ma non voglio spoilerare nulla».
Silenzio, quindi. Ma parole sicure su quale sia il primo obiettivo. «La mia più grande ambizione è che i ragazzi vadano a comprare il libro da cui sono tratti i sonetti, i monologhi, i testi in generale».
Impossibile non chiedere come sia nata la decisione di inserire Madre Teresa di Calcutta: «Per dare un messaggio di amore alla vita e di amore verso l'altro e anche di amore per la bellezza. Cerchiamo di difendere la bellezza dell'arte con l'arte stessa».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.