"Da quadro a dirigente: studiavo di notte in hotel"

Sgarbotto, ad di Duravit: "Se non ci si aggiorna non si va da nessuna parte. Ma in Italia..."

"Da quadro a dirigente: studiavo di notte in hotel"

Staccare dalla realtà di tutti i giorni e dalla routine dell'ufficio, nell'esperienza personale di Pierluigi Sgarabotto, è stata «una boccata d'aria». A distanza di dieci anni dalla laurea in Ingegneria gestionale, a Padova, è tornato tra i banchi del master Cuoa in Business administration. Quando ha deciso di perfezionarsi per tentare il salto nelle gerarchie d'impresa era responsabile vendite in Italia per un'azienda italiana di accessori di lusso per bagni e cucine di design. Tre anni dopo la conclusione del corso, dal novembre 2016, è il nuovo amministratore delegato di Duravit Italia, che fa capo alla realtà tedesca leader nell'industria della ceramica. «Ho investito tempo e denaro in un momento per certi versi difficile della mia vita professionale, ma poi ho raccolto i frutti di quell'azzardo», traccia un bilancio. «Oggi, a 41 anni, guido una società con circa 450 milioni di euro di fatturato e attiva in 150 Paesi nel mondo. Tra i miei compiti principali ci sono il coordinamento, il supporto e l'espansione dei canali di distribuzione, un rapporto diretto con i decision maker nei grandi progetti. Servono competenze trasversali, dalla logistica al marketing, fino al saper trattare con i dipendenti». Cose che si imparano guardando una lavagna o dopo anni di esperienza? «Ovviamente è un mix di entrambe le cose, di sicuro frequentare delle lezioni e apprendere determinati concetti ti aiuta ad acquisire un metodo che nella carriera lavorativa spesso si finisce per perdere», dice Sgarabotto. «Per lavoro ho avuto modo di spostarmi spesso all'estero e ho notato quanto noi italiani siamo ancora indietro nella formazione di livello alto, rispetto ai nostri competitor internazionali». Viaggiare è stato uno stimolo a portare a termine il master anche per un motivo molto banale: «Stando spesso lontano da casa, studiavo sugli aerei o la notte, quando ero da solo in hotel. Non è facile, serve organizzazione e sacrificio. Ho pagato il master di tasca mia, anzi ho utilizzato giorni di ferie per frequentarlo. Devo ringraziare la mia famiglia, soprattutto mia moglie, per il supporto e la pazienza. In definitiva, un corso come quello che ho frequentato io rafforza le competenze e a livello di curriculum fa pedigree», è convinto l'ad. «Tanto che ora sono iscritto ad un altro master, in Crisis and management.

Se oggi non ci tiene aggiornati, non si va da nessuna parte. Dimostrare che si possiede questa forma mentis è un vantaggio di partenza su altri candidati ad una posizione di comando. In apparenza sembra scontato, ma credetemi, in Italia non tutti lo hanno ancora capito...».

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