Quegli imprenditori "classici" che creano eventi in musica

Animano la Penisola con festival e concorsi, raccolgono soldi e riempiono le piazze. Come già faceva... Vivaldi

Quegli imprenditori "classici" che creano eventi in musica

Beatrice Rana, che il 23 gennaio inaugura la stagione della Filarmonica della Scala, è oggi la vetta del pianismo tricolore. Sta costruendo una discografia di valore, è nei cartelloni di punta, a 30 anni sta colmando il vuoto lasciato dall'ultimo grande pianista di casa nostra, Maurizio Pollini. Ma caschi il mondo, la terza settimana di luglio torna nel suo Salento dove è l'ideatrice del Festival Classiche Forme, le brillano gli occhi quando ne parla, lì esprime l'altra sua anima: quella dell'imprenditrice musicale. Sono loro, gli artisti come Rana, a trarre dal cilindro gli eventi di classica più innovativi del nostro Paese. Hanno un padre nobile: Antonio Vivaldi, modello perfetto di musicista-imprenditore. Godono di una reputazione tale da far breccia nei cuori, e non solo, di mecenati grazie ai quali supplire al mancato sostegno del settore pubblico.

In genere si attivano laddove sono cresciuti, anche perché trattandosi spesso della provincia hanno maggiori margini di manovra. Si muovono con lo stesso slancio, senso del rischio e ferrea disciplina che li sostiene quando affrontano migliaia di spettatori. Sono l'anima di stagioni e realtà non strombazzate ma che irrorano il tessuto musicale italiano, il quale ha il suo apice mediatico nella Prima della Scala: uno dei 365 giorni scanditi da eventi quotidiani lungo tutto lo Stivale.

ENRICO DINDO, VIOLONCELLISTA

La vittoria al concorso Rostropovich segnava per Enrico Dindo l'inizio di carriera e di un'amicizia molto speciale: con Rostropovich, che avrebbe usato la leva della propria leggenda per aiutare Dindo a lanciare l'orchestra I Solisti di Pavia. Dal 2001 l'ensemble ha una sua stagione al teatro Fraschini di Pavia, fa tournée, e tramite la Pavia Cello Academy fa formazione musicale anche con interventi nelle scuole. È un ente privato, dunque snello, nessun musicista ha l'approccio impiegatizio che si fiuta talvolta fra i leggii a tempo indeterminato.

CARLO FABIANO, VIOLINISTA

È il direttore artistico di Trame Sonore. Nei più bei palazzi di Mantova, trecento musicisti offrono musica da camera 16 ore al dì per cinque giorni. Giusto un musicista può inventarsi - accadde l'anno scorso - i concerti One2One, ovvero una performance per singolo uditore nella Grotta del Giardino Segreto di Palazzo Te: esperienza degna di un Principe e in barba allo sharing 4.0. Altra chicca, gli eventi nella camera in cui i Gonzaga ascoltavano l'artista in residenza, Monteverdi.

RAFFAELE PE, CONTROTENORE

Fra le stelle del barocco, sarà nel cast de Li zite ngalera presto alla Scala. Prima ha fondato La Lira di Orfeo, un collettivo di musicisti, artisti e ricercatori che progettano spettacoli di musica antica rivisti con una sensibilità contemporanea. A Lodi nell'autunno 2022 ha lanciato la Orfeo Week che dato il successo, anzitutto tra i giovani, è confermata fino al 2024 e potrebbe diventare un format esportabile. La formula prevede eventi di cultura senza barriere nel nome della trasversalità.

MAURIZIO BAGLINI, PIANISTA

L'Amiata Piano Festival è una creazione del pianista Maurizio Baglini, interprete di rango internazionale e con una personalità tale da folgorare Claudio Tipa: il mecenate nella cui tenuta di vini ColleMassari, in provincia di Grosseto, ha fatto costruire un auditorium. Il festival poi condiviso con Silvia Chiesa ha cambiato radicalmente l'offerta culturale di uno degli angoli più defilati della Toscana, l'Amiata grossetana.

MARIO MORA, DIRETTORE DI CORO

Ha fondato una scuola di musica e al suo interno il coro I Piccoli Musici. Conosciamo il coro per via dei concerti di Natale ad Assisi, in onda sulla Rai e in eurovisione. Fiorita in una località bergamasca di 3.800 anime, questa realtà ci rappresenta all'Onu, fa formazione, divulgazione, canta per i papi e i governatori, vince concorsi internazionali issando ovunque la bandiera italiana.

ENRICA CICCARELLI, PIANISTA

Dopo anni di concertiamo e di organizzazione musicale, Enrica Ciccarelli ha compreso qual è l'anello debole dei concorsi di ultima generazione. Ha provveduto lanciandone uno in proprio, il Premio Internazionale Antonio Mormone. Ha messo in campo una strategia che consente di scovare l'artista dotato di carisma, della magia che sprigiona quando entra in scena ma che una gara tradizionale difficilmente riesce a cogliere.

LUCA RANIERI, VIOLISTA

Luca Ranieri, prima viola dell'Orchestra della Rai, lanciando il Lake Music Festival ha trasformato Desenzano, Sirmione e Padenghe in calamite di eccellenze musicali.

Sulle rive del Lago di Garda approdano solisti, prime parti di orchestre e docenti di scuole leggenda impegnati in masterclass e concerti, da soli e in compagnia degli allievi più talentuosi. Per l'edizione della scorsa estate, fra gli altri c'era Giuseppe Gibboni, la più bella promessa del violinismo italiano di oggi.

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