Senatore...
«Sono Marcello Dell’Utri».
Sì, si. Certo.
«Ho letto il suo messaggio. Ma deve fare in fretta. Sono in aeroporto. Sto partendo».
Si sente l’altoparlante.
«Cosa ha detto Berlusconi?».
Ha citato i diari di Mussolini: «Io non ho nessun potere, forse ce l’hanno i gerarchi. Io posso solo decidere se far andare il mio cavallo a destra o a sinistra».
«Ha proprio citato i diari. Li sta leggendo».
È stato lei a darglieli?
«E chi? Non mi risulta che altri abbiano i diari».
Quando glieli ha dati?
«Qualche giorno fa».
Gli originali?
«Gli originali? Gli ho fatto fare le fotocopie».
Molti pensano che quei diari siano falsi?
«Io no».
Chi sono i gerarchi?
«Quali gerarchi?».
Quelli di cui parla Berlusconi?
«I gerarchi fascisti?».
No, quelli di adesso.
«E che ne so io».
I suoi ministri.
«Forse. Non so se aveva in mente qualcuno in particolare. Mi sembra una battuta».
Una battuta poco casuale. Al buio, d’istinto, viene in mente un nome: Giulio Tremonti.
(Risata. L’altoparlante gracchia un annuncio urgente) «Non ho capito. Non la sento».
Tremonti.
«Tremonti? Forse. Non lo so. Io posso dirle chi erano i gerarchi di Mussolini. Su quelli so tutto. Grandi, Pavolini, De Vecchi, Bottai...».
Neppure un sospetto?
«Tutti quei poteri che non lo lasciano governare».
Dentro o fuori dal governo?
«Dentro. Fuori. Sono ovunque».
Senatore, Berlusconi ha un’ampia maggioranza.
«E allora?».
Non dovrebbe avere problemi a governare.
«Avere una maggioranza non significa poter governare».
Non basta?
«A quanto pare no».
Questo è un concetto che la gente, gli elettori, faticano a comprendere.
«Lo so. Eppure il premier spesso non riesce a fare ciò che vuole. È per questo che vuole una riforma istituzionale. Una democrazia presidenziale».
Questo paragone con Mussolini provocherà nuove accuse di regime.
«Non c’è dubbio.
Ci sono affinità tra Mussolini e Berlusconi?
«Ma quando? Sono diversissimi».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.