(...) della Regione Lazio, Piero Marrazzo, e un transessuale di origini brasiliane di circa 30 anni. Un incontro avvenuto in piano luglio. Mese caldo, sì: ma il governatore era un po troppo in deshabillé anche per lestate.
Così qusta palazzina di quattro piani in mattoncini rossi in puro stile Ottanta, così piccoloborghese, doventa ancora una volta lo snodo di vicende fatidiche, trentuno anni fa tragiche, oggi quasi da operetta. Sicuramente da B-movie, e non certo per la qualità audio e video del filmato del ricatto. «Questo condominio è rimasto comera trenta anni fa, è la gente che ci vive ad essere cambiata», spiega Pietro, 58 anni, uno dei pochi italiani che vive nel condominio. Tanti, tantissimi gli extracomunitari e molti, moltissimi i transessuali che hanno scelto questa elegante e tranquilla stradina a pochi metri dalla Cassia, periferia nord di Roma, per gli incontri con i propri clienti. Il via vai è continuo e anche laltra notte, nel corso della perquisizione dei carabinieri del Ros, erano tante le auto dei clienti che si fermavano a pochi metri dal cancello nero per poi sgommare via dopo aver intuito che «non era serata».«Qui affittano perfino gli scantinati, anche mille euro al mese per poco più di 40 metri quadrati - spiega Daniela, 38 anni, transessuale italiana -. È una sorta di alveare questo, a farla da padrona sono le brasiliane».
Natalie, Ramona, Lora: i nomi che appaiono sul citofono raccontano di un condominio trasformato in una sorta di casa di appuntamenti multietnica. «Di politici e attori ne abbiamo visti tanti, chi viene con noi è disposto a spendere anche 1500 euro a notte, sopratutto se cè cocaina - spiega Sonia, 21 anni, da pochi mesi trasferitasi a Roma da Pescara -. Quasi tutti preferiscono le brasiliane: sono ragazze pronte a tutto, per pochi spiccioli. A gestirle sono le mamme, maitresse brasiliane sui 40 anni». Brasiliana è anche Natalie, la ragazza che avrebbe avuto lincontro con il presidente Marrazzo. «È una brava ragazza - spiega Alice, una donna portoghese di circa 40 anni che vive da tempo in via Gradoli - ma è da molti giorni che non la incontro».
In tutto ciò pochi ricordano lepoca del sequestro Moro. «Vivo in questo condominio dal 1987 - racconta Raffaele, 38 anni -.
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