Quindici italiani spiegano al mondo i cambiamenti climatici

Il contributo degli scienziati del nostro Paese fiore all'occhiello del prossimo rapporto Ipcc (Intergovernmental panel on climate change), lo studio che fotografa la situazione del clima globale su mandato delle Nazioni Unite

Gli italiani maestri nella «lettura» dei cambiamenti climatici. Una buona fetta della ricerca del nostro paese sarà presente nel prossimo rapporto dell'Ipcc (Intergovernmental panel on climate change), cioè quello studio che fotografa lo stato dell'arte dei cambiamenti climatici redatto dagli scienziati su mandato delle Nazioni Unite.
In totale sono in quindici, tra esperti e scienziati, a rappresentare l'Italia nella lista di autori del quinto rapporto Onu di valutazione sul clima. Tra questi, cinque provengono dal Centro Euro-Mediterraneo per i cambiamenti climatici (Cmcc): Carlo Carraro, Riccardo Valentini, Valentina Bosetti, Emanuele Massetti e Massimo Tavoni.
La selezione degli esperti per il rapporto Ipcc tenta dì creare un equilibrio tra scienziati provenienti da Paesi sviluppati e da quelli in via di sviluppo. Per la redazione del rapporto di valutazione dell'Ipcc si individuano prima l'indice e gli argomenti, e poi questi vengono affidati a Coordinating lead authors e a Lead authors (per individuare i contenuti). Le bozze dei capitoli sono poi sottoposte a revisione, mentre per la pubblicazione serve l'approvazione di tutti i Paesi membri durante le sessioni plenarie.

In base a questo metodo, per esempio, Carlo Carraro svolgerà il ruolo di Review editor per il capitolo 16 all'interno del terzo gruppo di lavoro (quella sulla mitigazione), mentre Riccardo Valentini sarà Coordinating lead author per il capitolo dedicato all'Europa nell'ambito del secondo gruppo (impatti dei cambiamenti climatici e adattamento).
«Siamo molto contenti di poter contribuire - commenta Antonio Navarra, presidente del Cmcc - alla realizzazione di un lavoro così importante».

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