Il Quirinale è virtuoso: risparmiati 60 milioni

Illustrando il bilancio di previsione dell'Amministrazione del Quirinale, il Colle annuncia una serie di misure di riduzione di spesa e personale. Fondo di dotazione a 228milioni di euro: come nel 2008

Il Quirinale è virtuoso: risparmiati 60 milioni

Il Colle riduce le spese. Il tutto "grazie ad una serie di provvedimenti di riforma dell'ordinamento interno e di riorganizzazione amministrativa adottati dall'inizio del settennato e puntualmente indicati nelle note illustrative dei precedenti bilanci".

Illustrando il bilancio di previsione dell’Amministrazione della Presidenza della Repubblica per il 2012, il Segretariato generale della Presidenza della Repubblica ha confermato l’impegno di restituire al ministero dell’Economia e delle Finanze la somma complessiva di 15.048.000 euro, pari al 2,2 per cento della dotazione per ciascun anno del triennio 2011-2013.

"Le economie complessivamente realizzate con le misure autonomamente adottate nel corso del settennato fino al 2011 - fa presente il Colle - hanno pertanto consentito dapprima di contenere l’incremento della spesa e della dotazione finanziaria a carico del bilancio dello Stato, quindi di ridurre spesa e dotazione in valore assoluto nel corso del 2010 e infine di bloccare la dotazione a carico del bilancio dello Stato al livello del 2008 fino al 2013, nonché ad integrare di 4.148.000 euro i risparmi conseguenti all’attuazione delle manovre del Governo al fine di adempiere, nella misura concordata, l’impegno assunto di restituzione al Tesoro.

Inoltre, la presidenza della Repubblica ha reso noto che "a partire dal 2014 il fondo di dotazione non potrà essere ulteriormente bloccato, anche in considerazione dell’inflazione a quel tempo maturata e della necessità di conseguire un definitivo riequilibrio tra entrate e spese".

Riduzione anche per quanto riguarda il personale a disposizione dell’Amministrazione. Che "si è ridotto rispetto al 31 dicembre 2006 di ben 394 unità. Nel corso del 2011 si è avuta una ulteriore riduzione di 20 unità del personale di ruolo (da 843 a 823) mentre è rimasto stabile l’ammontare sia del personale comandato e a contratto (103 unità), il cui rapporto, di natura fiduciaria, è peraltro destinato a concludersi nell’ambito del settennato, sia del personale militare e delle Forze di polizia distaccato per esigenze di sicurezza (861 unità, sulla base delle intese finora intercorse tra Segreteria generale, Sovrintendenza Centrale dei Servizi di Sicurezza e Amministrazioni interessate)".

E poi ancora: blocco del turn over del personale di ruolo, introduzione del regime pensionistico contributivo, progressiva riduzione del personale distaccato, comandato e a contratto, soppressione del meccanismo di allineamento automatico delle retribuzioni a quelle del personale del Senato, riduzione delle indennità di distacco e di comando, blocco degli stipendi e delle pensioni al livello del 2008 fino al 2013, limitazione della corresponsione degli straordinari alla carriera ausiliaria con la previsione di un tetto massimo, soppressione di alcune indennità.

Il bilancio di previsione per il 2012 del Quirinale è stato impostato sulla base di una dotazione a carico del bilancio dello Stato di 228 milioni di euro, pari a quella del precedente esercizio finanziario, già inferiore di 3.217.000 euro rispetto a quella del 2009. Tale dotazione è stata altresì confermata anche per il 2013 nel bilancio pluriennale 2012-2014. La dotazione del Quirinale è quindi sostanzialmente pari a quella del 2008: è quanto si afferma nella nota illustrativa del bilancio di previsione.

Per quanto concerne la spesa per beni e servizi, pari a 24,2 milioni di euro (9,7% della spesa totale), "questa cresce di 1,3 milioni di euro rispetto all'assestato 2011 (ma di solo 300.000 euro rispetto al bilancio di previsione per il 2008), a causa di aumenti dovuti all'incremento del tasso d'inflazione, all'aumento degli oneri fiscali (aliquota IVA ordinaria e tributi locali), nonché alle spese per le celebrazioni del 150/mo anniversario dell'unità d'Italia e per la intensificazione degli interventi diretti al restauro e alla manutenzione della dotazione immobiliare e degli arredi e alla fruizione del Palazzo del Quirinale da parte del pubblico".

Nelle considerazioni finali, il Quirinale interviene anche a proposito della "richiesta, reiterata anche di recente, di trasformare almeno parte del Quirinale in un museo", facendo presente che "come si è del resto osservato nella parte di questa nota relativa alle spese per acquisti di beni e servizi, già oggi l’Amministrazione gestisce l’intero Palazzo come tale, assicurandone altresì la più ampia fruizione da parte del pubblico, dimostrata dalle quasi 250.000 presenze di visitatori nel corso del 2011.

A ciò si aggiunga che da oltre dieci anni il Quirinale ha concesso in gestione gratuita al Comune di Roma e, per esso, all’Ente Palexpo parte degli edifici della dotazione della Presidenza, per destinarla a sede di mostre ed esposizioni, il cui alto livello e costante successo hanno consentito alle "Scuderie del Quirinale" di diventare una sede espositiva tra le più prestigiose".

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