Sergio Mattarella ha compiuto ieri i dieci anni di presidenza. Fu infatti votato la prima volta, indicato dall'allora premier Matteo Renzi, il 31 gennaio del 2015 e poi riconfermato dal Parlamento il 29 gennaio 2022. In un Paese uso a schierarsi per tifoserie a prescindere dal valore degli avversari, il presidente Mattarella, uomo che arriva dalla tradizione cattolica popolare di sinistra, a differenza del suo predecessore Giorgio Napolitano ha saputo fare breccia anche fuori dal suo recinto politico. La sua rielezione fu infatti valutata favorevolmente dal 51% degli elettori di centrodestra e dal 30% di quelli di destra. Silvio Berlusconi non lo ha mai amato ma sempre, ricambiato, rispettato. Ricordo la telefonata in cui il Cavaliere, la sera prima della rielezione dopo sette tentativi andati a vuoto, mi comunicava che «data la situazione
che si è creata, la riconferma di Mattarella è la soluzione migliore anche per Forza Italia». Giorgia Meloni non lo ha votato, ma nonostante la differenza di storia politica, di età e di caratteri, il loro rapporto risulta essere solido e leale, sulle cose importanti i risultati si vedono. Insomma, Mattarella non è il presidente ideale dei liberal-conservatori ma è un arbitro sì severo, di cui però ci si può fidare. Del resto il centrodestra non ha mai incrociato da maggioranza parlamentare nessuna delle cinque elezioni che dal 1994 ad oggi si sono succedute per scegliere l'inquilino del Colle. Se vogliamo questa è stata la vera anomalia della Seconda Repubblica, nata da un'invenzione di Silvio Berlusconi e per oltre metà della sua vita dal centrodestra governata. Una maledizione che può essere sfatata se l'attuale maggioranza saprà restare
tale fino alla scadenza del mandato di Mattarella nel 2029. Nella sostanza si tratta di vincere anche le prossime elezioni politiche, sia che la legislatura arrivi a termine nel 2027 sia che il governo cada prima, perché per via degli incroci delle scadenze qualsiasi cosa accada sarà infatti il prossimo Parlamento a eleggere il nuovo presidente.
Visto il vento che tira, si tratta di una occasione probabilmente irripetibile, perderla sarebbe una follia. Ma al netto di questo, e non per circostanza, complimenti presidente Mattarella e auguri per il prosieguo del suo lavoro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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