Il monito di Mattarella dopo la morte di Satnam: "Fatto grave, non da Paese civile"

Il presidente della Repubblica ha invitato a debellare lo sfruttamento sul lavoro: "Va ovunque contrastato, eliminato totalmente e sanzionato"

Il monito di Mattarella dopo la morte di Satnam: "Fatto grave, non da Paese civile"
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La lotta al caporalato e l'elogio della solidarietà. Sono questi i principali binari su cui ha viaggiato il discorso di Sergio Mattarella, intervenuto in occasione della cerimonia per il 160esimo anniversario della fondazione della Croce Rossa Italiana. In cui non ha rinunciato ad affrontare l'aspetto dei conflitti in corso che stanno tenendo il mondo con il fiato sospeso. Il capo dello Stato ha visitato il Museo Internazionale della Croce Rossa e infine ha acceso la fiaccola che ha dato il via alla tradizionale Fiaccolata dei volontari da Solferino a Castiglione delle Stiviere.

"Se è vero che nelle guerre c’è sempre qualcuno più responsabile nell’averle scatenate - e queste responsabilità non possono essere taciute - è vero che le vittime sono uguali nella loro umanità e nell’atroce dolore che sono costrette a sopportare", ha dichiarato il presidente della Repubblica. Che ha voluto riflettere sul fatto che le persone che perdono la vita "sono tutte uguali", invitando a riservare "aiuto, cura, solidarietà, vicinanza umana" nei loro confronti.

La morte di Satnam

Mattarella si è poi soffermato sulla piaga dello sfruttamento e delle irregolarità sul lavoro. Prima ha puntato l'attenzione sul carattere dell'Italia che - come ampiamente dimostrato ogni giorno - appartiene a quello di un "Paese di grande civiltà". Subito dopo però ha annotato che determinati episodi e comportamenti "gravi ed estranei" stridono con quei valori. Il riferimento è a Satnam Singh, il bracciante indiano di 31 anni che ha perso la vita, abbandonato in modo disumano dopo aver perso il braccio in un grave incidente nei campi di Latina.

"Un giovane lavoratore immigrato è morto, vedendosi rifiutare soccorso e assistenza, dopo l'ennesimo tragico incidente sul lavoro", è stata l'amara considerazione del capo dello Stato. Che ha fatto luce sui casi di sfruttamento sul lavoro, bollandolo come un fenomeno che va "contrastato, eliminato totalmente e sanzionato" per tutelare coloro che vengono posti in condizioni inaccettabili "con modalità e condizioni illegali". A tal proposito il governo sta preparando un pacchetto di norme contro il caporalato, dai maggiori controlli all'incrocio delle banche dati passando per l'aumento delle pene.

Volontariato e corpi intermedi

Mattarella ha dedicato il suo intervento anche al mondo del volontariato, alle associazioni, ai movimenti, alle comunità e agli enti del Terzo Settore che ogni giorno si mettono a disposizione del Paese per tamponare lacune di servizi pubblici. Valori di solidarietà che, ha rimarcato il presidente della Repubblica, "soltanto autentiche relazioni umane possono assicurare, sono assolutamente irrinunciabili".

Inoltre il capo dello Stato ha messo in evidenza come la società sarebbe "molto più insicura e decisamente infelice" qualora dovesse dominare il principio secondo cui sono ormai inevitabili la contrazione dei corpi intermedi della società e la semplificazione tra le istituzioni pubbliche e il cittadino.

Da qui l'elogio nei confronti del prestigio e della fiducia riconosciuta alla Croce Rossa: "Con la sua storia e con la sua peculiare esperienza, maturata in oltre un secolo e mezzo, aggiunge a questa energia naturale delle libere aggregazioni della società civile, anche il valore espresso da una grande professionalità".

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