Raccontare l'Italia e il confine orientale: il documentario "L'altrove più vicino"

Oggi alle 21 al Film Klick Kino, Windscheidstraße 19 Berlin-Charlottenburg, nell'ambito della rassegna promossa dall'Istituto Italiano di Cultura di Berlino «Zeno 100 Trieste-Trst-Triest, Svevo und Umgebung / Svevo e dintorni» che si svolge nella capitale tedesca dal 5 al 9 giugno - e che è anche una preparazione a quanto accadrà alla prossima Frankfurter BuchMesse in cui la Slovenia sarà paese ospite - verrà proiettato il film di Elisabetta Sgarbi(nella foto): L'altrove più vicino. Viaggio in Slovenia.

Un viaggio ai confini dell'altrove che ci è più prossimo, una terra, un popolo, una cultura, che è appena oltre una soglia mobile, fatta per essere attraversata e cancellata milioni di volte dalle trasmigrazioni di persone, lingue, abitudini. La Slovenia nelle parole e negli occhi di Paolo Rumiz, incontrato in luoghi di misticismo o tecnologia, per raccontarci quanto a fondo le nostre radici possano spingersi nel terreno dell'altro. Lo Slovenia nella prima intervista dopo moltissimi anni al grande poeta Alojz Rebula, ormai cieco, ma che continua a scrivere: la bellezza della lingua, la sua intrinseca docilità alla poesia, alle visioni della letteratura. La Slovenia nei ricordi di Claudio Magris, i suoi cammini sul Monte Nevoso, i versi della scrittrice Marisa Madieri sua moglie esule istriana.

La Slovenia della giovanissima e vivace orchestra diretta dal Maestro Igor Coretti-Kuret, nata per superare ogni frontiera e creare un continente culturale, emotivo.

La Slovenia nei brani di Boris Pahor, interpretati da Toni Servillo.