Dunque l'arrivo di Sergio Mancinelli nella squadra di Hello Weekend su Rtl 102.5 (sabato e domenica dalle 13 alle 15) è l'occasione giusta per fotografare lo stato della radiofonia a fine 2022. Alla grande paura dopo l'arrivo dei social, della musica liquida e del più vorticoso ricambio generazionale di sempre, generalmente la radio ha reagito cambiando tutto oppure niente.
Insomma c'è stato chi ha iniziato a ringiovanire drasticamente speaker e playlist e chi se ne è disinteressato lasciando tutto come prima. Entrambe le strategie si sono rivelate quantomeno inadatte e, spesso, i risultati di gradimento o di ascolto (sono distinti) lo hanno confermato. L'equivoco è stato considerare il ricambio generazionale come un azzeramento generazionale. In realtà il pubblico è rimasto lo stesso, più o meno informato sulle novità e più o meno attirato dal linguaggio social e dai nuovi codici musicali. A questa base si è aggiunta una quota di giovanissimi attirati dalla musica del momento (rap, r&b, trap ecc). A loro magari non piace il linguaggio da «boomer». Ma a chi ascolta la radio da decenni non piace neanche sentirsi ricordare ogni cinque minuti di essere un vecchio decrepito tagliato fuori dalla realtà (tutti siamo stati giovani e tutti lo abbiamo detto). La terza fase, ossia il compromesso, è la strada giusta e il nuovo assetto di Hello Weekend lo conferma. Prima, quando c'erano Cianna, Gloria Gallo e Mariano Pizzarelli, era troppo sbilanciato e i contenuti erano spesso, diciamolo, di una povertà e di una imprecisione desolanti.
L'arrivo di Sergio Mancinelli, classe 1956, conduttore e doppiatore che, tra l'altro, 36 anni fa ha condotto Sanremo con Loretta Goggi e altri, ha riequilibrato il programma. Ora, con Gloria Gallo e Cianna, forma un trio al passo con i tempi ma anche con le esigenze di qualità di un network nazionale sì, ma pure multigenerazionale. È questa in fondo la strada da percorrere.
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