Renato Zero si festeggia con sei concerti e un "villaggio"

Il cantante e i suoi primi 60 anni

Renato Zero  si festeggia con sei concerti e un "villaggio"

Roma - Per i suoi sessant’anni Renato Zero ha scelto un regalo affatto scontato: una serie di concerti nella sua tanto amata città. Per la precisione sei. Che cadranno dal 29 settembre al 6 ottobre. Sarà Piazza di Siena a Villa Borghese ad ospitare lo «Zero Village» all’interno del quale, oltre all’arena all’aperto per 10.500 posti numerati, ci sarà spazio per aree espositive, negozi di dischi e memorabilia e un cinema dove proiettare tutte le esibizioni dal vivo di Renato Zero (oltre all’ormai introvabile Ciao Nì di Paolo Poeti, primo e unico film interpretato dall’artista romano nel 1979). I numeri non sono da kolossal ma quasi. «Avrei potuto fare molto di più con un’unica data all’Olimpico - spiega Zero - ma volevo qualcosa di particolare che rimanesse impressa nella memoria dei miei fan e del pubblico».

Le date dei concerti sono: 29 e 30 settembre e 2,3,5 e 6 ottobre. I biglietti saranno messi in vendita da domani. La Friends & Partners che organizza le esibizioni sta anche mettendo a punto accordi con catene alberghiere e con Grandi Stazioni e Ferrovie dello Stato per i sorcini di tutt’Italia. Quelli di Roma saranno, infatti, gli unici concerti di Renato Zero per il 2010.

In occasione dei suoi sessant’anni l’artista ha anche deciso di ripubblicare i primi cinque album della sua lunga e prestigiosa carriera discografica. Da settembre saranno quindi nei negozi di dischi Zerofobia (suo album d’esordio pubblicato nel 1977), Zerolandia (1978), Erozero (1979), Tregua (1980) e Soggetti smarriti (1986). Dischi dai quali proverranno alcuni dei brani che comporranno le scalette dei concerti romani. «Ogni concerto sarà unico. Ogni scaletta diversa dall’altra - promette Zero -. Anche gli ospiti di ogni serata non torneranno nelle altre date. Insomma ogni evento farà storia a sé».

Zero non si limita a celebrarsi e a mettere in vetrina il proprio lavoro.

Continua a preoccuparsi per le vittime del terremoto in Abruzzo e così risponde sulla possibilità di partecipare a un concerto all’Aquila che unisca gli artisti che hanno preso parte il 20 giugno dello scorso anno alla «Corale per l’Abruzzo» allo stadio Olimpico di Roma e le «Amiche per l’Abruzzo» che si riunirono il giorno dopo a San Siro: «Se si farà io ci sarò».

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