Rifiuti, De Magistris scaricabarile "La responsabilità è del premier"

In tutta Napoli blocchi stradali per protestare contro l’emergenza. Il governo costretto a intervenire per risolvere la situazione. La Prestigiacomo incontra De Magistris e assicura: "Presto norme per i flussi extra regionali". Il neo sindaco se ne lava le mani e scarica tutto su Palazzo Chigi: "Sarà Berlusconi a dover risolvere il problema". Nel prossimo Cdm sarà varato un decreto. Calderoli frena: "Niente truffe". Ci sono alcuni indagati nell’inchiesta aperta dalla procura di Napoli per il reato di epidemia colposa, in relazione alla nuova emergenza rifiuti

Rifiuti, De Magistris scaricabarile 
"La responsabilità è del premier"

Napoli - Blocchi stradali a Napoli per protestare contro l’emergenza rifiuti. I cittadini sono scesi in strada ad Agnano, non lontano dall’ingresso della tangenziale: cumuli di spazzatura sono stati spostati in via Nuova Astroni e la polizia stradale ha dovuto chiudere entrambi gli svincoli in entrata e in uscita in entrambe le direzione di marcia. Intanto, al termine della riunione con il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo ha assicurato che "il governo ha allo studio un provvedimento straordinario per agevolare il trasferimento dei rifiuti napoletani". E non esclude la possibilità di varare le norme per i flussi extra regionali. Anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi assicura che il governo "affronterà il problema che è già sul tavolo da diversi giorni cercando le soluzioni più appropriate". Ma il ministro leghista Roberto Calderoli frena: "Non accetteremo decreti truffa".

La Procura apre un fascicolo Ci sono alcuni indagati nell’inchiesta aperta dalla procura di Napoli per il reato di epidemia colposa, in relazione alla nuova emergenza rifiuti. Lo conferma, rispondendo a una domanda dell’ANSA il procuratore capo Giovandomenico Lepore, ovviamente senza aggiungere dettagli sull’identità degli indagati. 

Alta tensione a Napoli Alta tensione anche nel centro città, in via Monteoliveto dove i cittadini hanno sparso immondizia in tre diversi punti bloccando la circolazione delle automobili. In ogni caso, come deciso dal Comune, è stata avviata la scorta armata dei compattatori che trasportano l’immondizia nei siti di trasferenza. Intanto, i disoccupati organizzati (precari Bros) si sono organizzati in via Caracciolo per ripulire il lungomare e creare isole ecologiche per carta, plastica, vetro. "A dimostrazione - spiegano - che non solo è possibile utilizzare la nostra competenza ma che abbiamo tutti i requisiti per poter lavorare in questo settore". I senza lavoro in questi anni hanno seguito corsi di formazione proprio nel settore ambientale e chiedono alle istituzioni di essere coinvolti nel campo della raccolta differenziata.

Il governo scende in campo La Prestigiacomo ha incontrato stamattina presso la sede del ministero De Magistris che era accompagnato dall’assessore all’ambiente Tommaso Sodano. Nel corso della riunione è stata sottolineato l’impegno prioritario di tutte le istituzioni per sgomberare le strade di Napoli dai rifiuti per scongiurare eventuali rischi sanitari per la popolazione, in queste ore attentamente monitorati, e riportare la città al decoro che le spetta. Il ministro ha annunciato che il governo ha allo studio un provvedimento straordinario per agevolare il trasferimento dei rifiuti napoletani. De Magistris e la Prestigiacomo hanno convenuto sulla opportunità che la questione rifiuti venga risolta dagli enti locali, attraverso il ritorno alle procedure ordinarie, senza far ricorso a nuove procedure emergenziali ma con un forte supporto del Governo nella fase di transizione per l’uscita dalla lunga emergenza degli anni scorsi. La Campania può e deve farcela da sola. Nel corso dell’incontro è stata affrontata anche la problematica dei fondi per promuovere la raccolta differenziata nel comune di Napoli, elemento essenziale e decisivo per innescare un corretto ciclo dei rifiuti e ridurre le quantità da smaltire. Il Ministro ha assicurato che si adopererà affinchè al più presto da parte della Regione vengano ripartiti i 150 milioni di euro che sono stati assegnati alla Campania, e quindi in quota parte anche a Napoli, per gli impianti intermedi e, appunto, per la raccolta differenziata.

De Magistris se ne lava le mani Dopo aver fatto il supereroe e aver giurato che avrebbe liberato Napoli entro cinque giorni, il neo sindaco Luigi De Magistris se ne lava le mani e scarica il problema su Palazzo Chigi. "La responsabilità adesso - spiega l'ex pm - pesa sulle spalle del presidente del Consiglio e del Governo, perchè la disponibilità delle Regioni è dato acquisito e perchè senza decreto si vanifica il nostro sforzo, impedendo così anche la possibilità di procedere al meglio con la raccolta differenziata spinta, come previsto dalla delibera approvata la scorsa settimana dalla Giunta". "Il decreto per garantire la transizione dei rifiuti verso le altre regioni - continua De Magistris in una nota - è infatti una priorità per poter scongiurare un rischio epidemiologico e difendere la credibilità delle istituzioni e della democrazia. L’amministrazione comunale ha messo in atto il massimo sforzo ed ha investito tutte le risorse disponibili per fronteggiare la situazione, andando ben oltre i suoi obblighi istituzionali e cercando l’intesa con la Regione e la Provincia. L’ordinanza varata dal sindaco nasce con tale scopo, tanto che in queste ore il Comune sta procedendo alla raccolta dei rifiuti 24 ore su 24, mettendo in campo tutti i mezzi e il personale disponibili".

La Lega frena sul decreto "Su una cosa vogliamo essere chiari, sulla questione rifiuti non accetteremo decreti truffa, sennò volano le sedie, lo abbiamo detto a Berlusconi e a Letta", ha detto il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli.

"Nessuno pensi di usare trucchi o truffe - ha aggiunto l'esponente del Carroccio - altrimenti la risposta che daremo sarà la stessa che abbiamo già dato". Al momento, continua Calderoli, la Lega non ha visto alcun testo: "Ci hanno solo detto che c’è l’emergenza rifiuti ma di cose scritte, di testi, non ne abbiamo visti".

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