La curcuma, nota anche con il nome di "zafferano delle Indie", è una spezia che si ottiene dai rizomi della Curcuma longa, una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Zingiberacee, la stessa dello zenzero. Dal colore giallastro, è sempre stata un ingrediente chiave della medicina ayurvedica grazie alle sue proprietà depurative, digestive e antinfiammatorie. Anche la medicina cinese la utilizzava come rimedio per il trattamento di vari disturbi sia acuti che cronici. La curcuma vanta dunque innumerevoli proprietà. Scopriamole insieme.
Le proprietà della curcuma
I principali effetti benefici della curcuma derivano dai curcuminoidi, ossia delle molecole che le conferiscono il caratterisico colore giallastro. L'80% degli stessi è composto dalla curcumina, un polifenolo che esplica la tipica azione antinfiammatoria a livello gastrico. La sua efficacia è potenziata se viene assunta assieme al pepe nero o all'estratto di gambo d'ananas. Della restante percentuale fa parte lo zingiberene, un olio volatile che le conferisce un aroma simile a quello della senape.
La spezia è altresì ricca di vitamine:
- Vitamina B2
- Vitamina C
- Vitamina E
E minerali:
- Magnesio
- Potassio
- Fosforo
- Ferro
- Calcio
- Sodio
- Zinco.
I benefici della curcuma
La curcuma è una vera e propria alleata del benessere. Infatti possiede proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e immunomodulatorie scientificamente provate. Nello specifico la spezia:
- È un potente antiossidante: i radicali liberi sono molecole responsabili del deterioramento cellulare e causano il cosiddetto stress ossidativo, un meccanismo alla base dell'invecchiamento e di numerose malattie, tra cui il cancro. La curcumina è in grado di ridurre la quantità di radicali liberi. Essa contrasta, ad esempio, il danno al DNA e la perossidazione lipidica, due eventi fondamentali nella replicazione delle cellule tumorali. Inoltre la curcumina renderebbe meno tossici gli aggregati amiloidogenici, elementi implicati nell'insorgenza di malattie quali il Parkinson e l'Alzheimer
- Preserva la salute dell'apparato gastrointestinale: la curcuma riduce l'infiammazione della mucosa intestinale che è un segno distintivo di patologie come la colite ulcerosa. Inoltre allevia i dolori allo stomaco e regolarizza l'alternanza di diarrea e stipsi, ossia uno dei sintomi principali della sindrome del colon irritabile
- Contrasta gli stati infiammatori: nello specifico riesce ad alleviare la flogosi e le sue conseguenze, soprattutto l'algia, in caso di disturbi artritici
- Tiene a bada le allergie: la curcumina inibisce il rilascio di istamina. Ma non solo. Infatti colpisce varie cellule del sistema immunitario (macrofagi, linfociti B e T), riducendo così la sintomatologia delle sindromi allergiche
- Supporta le terapie oncologiche: poiché la curcumina ha mostrato effetti anti-neoplastici e bassa tossicità, può essere usata come terapia di supporto nel trattamento di molte tipologie di cancro, tra cui quello dell'ovaio, della prostata, del fegato, del pancreas e della pelle
- È amica del cuore: la spezia è in grado di migliorare la funzionalità dell'endotelio, ovvero il rivestimento dei vasi sanguigni. Ecco dunque che essa migliora la fluidità del sangue e regola la pressione arteriosa. Inoltre riduce la quantità di colesterolo LDL o "cattivo" a favore di quello HDL o "buono".
Controindicazioni della curcuma
La curcuma è considerata una
spezia sicura, tuttavia è bene non superare la dose giornaliera consigliata che è pari a 12 grammi. Ricordiamo che per alcune persone il consumo è sconsigliato. Per la precisione:- In individui affetti da calcoli biliari
- Nelle donne incinte
- Nei pazienti con disturbi della coagulazione o in terapia con farmaci anticoagulanti
- Nei soggetti in trattamento con insulina.
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