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Rimpasto in Lombardia Tre nuovi ingressi nella giunta Formigoni

Nella Giunta della Regione Lombardia entrano Valentina Aprea (Istruzione e cultura), Ombretta Colli (sottosegretario Moda e design) e il magistrato Grechi, delegato del presidente alla Trasparenza

Rimpasto in Lombardia Tre nuovi ingressi nella giunta Formigoni

Milano - Dopo diverse settimane di attesa la Giunta della Lombardia ha varato il rimpasto. Nella squadra presideuta da Roberto Formigoni entrano Valentina Aprea, con la delega a istruzione, formazione e cultura, Ombretta Colli con ruolo di sottosegretario a Pari opportunità, moda e design, il magistrato Giuseppe Grechi, delegato del presidente con delega alla Trasparenza e compiti anche in materia di appalti, rifiuti e società partecipate. Escono dalla Giunta l’assessore alla Cultura Massimo Buscemi, il sottosegretario Francesco Magnano e Fabio Saldini, consigliere delegato del presidente a Moda e Design.

Il rimpasto è la conseguenza, ha spiegato Formigoni, della decisione di impegnare gli assessori e i sottosegretari a svolgere l’attività a tempo pieno. A tutti i componenti del governo della Lombardia è stato chiesto infatti di firmare una dichiarazione che li impegna a non esercitare altre attività per tutta la durata dell’incarico, "per sottolineare - ha spiegato Formigoni - come chi fa politica dedica esclusivamente la propria attività al servizio dei cittadini".

"I consiglieri dicano se sono indagati"

Ai consiglieri regionali lombardi potrebbe essere chiesto di compiere "un atto di trasparenza" dichiarando se sono sottoposti ad indagine giudiziaria. La proposta, ha detto Formigoni, sarà formulata nei prossimi giorni dai gruppi di maggioranza al Consiglio regionale lombardo. "Dovranno dichiarare - ha spiegato  - la loro estraneità a qualsiasi indagine oppure di essere oggetto di indagini".

"È un atto di trasparenza - ha spiegato il vicepresidente della Regione Lombardia Andrea Gibelli - che non può incidere sui diritti costituzionalmente garantiti. In altre parole, nessun obbligo di dimissioni per il consigliere eventualmente indagato".

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