Rivincita di Fiorello. Il suo "VivaRai2" batte il Tg1 mattina

Il peggio del peggio è accaduto. Non certo per Fiorello che ieri mattina ha festeggiato con cornetti e cappuccini il verdetto dell'Auditel

Rivincita di Fiorello. Il suo "VivaRai2" batte il Tg1 mattina

Il peggio del peggio è accaduto. Non certo per Fiorello che ieri mattina ha festeggiato con cornetti e cappuccini il verdetto dell'Auditel: la prima puntata di VivaRai2 ha fatto il botto di ascolti: 683.000 spettatori con il 14,1 per cento di share in un orario in cui prima lo share rasentava l'uno per cento. Sarebbe un momento da festeggiare per tutta la Rai: uno show che va bene, grandi ascolti che riportano verso l'alto i numeri del secondo canale e dell'intera mattina complessiva della Tv di Stato. Se non fosse - e qui sta il peggio - che l'edicola di Fiore ha battuto, anzi strapazzato il Tg1 Mattina e relegato nel ridicolo la presa di posizione dei giornalisti del notiziario dell'ammiraglia che non hanno voluto lasciargli il loro spazio dalle 7,15 alle 8. L'idea originale era infatti che VivaRai2 andasse in onda sul primo canale: e pensate che risultati ancora più eclatanti avrebbe raggiunto se si fosse perseverato in quel progetto. Una situazione su cui avrà da riflettere la direttrice del Tg1 Monica Maggioni che insieme al sindacato interno ha difeso a spada tratta lo spazio informativo (nel comunicato del cdr si parlava di «sfregio»), ma soprattutto l'amministratore delegato Carlo Fuortes. Ieri ha diramato una nota in cui si compiace del «grande successo di Fiorello e di tutta la Rai», ma non c'è dubbio che si tratti di uno smacco per chi ha deciso di dare retta ai giornalisti. Il Tg1 avrebbe molto giovato dall'avere l'edicola in mezzo ai suoi notiziari, anche se sta attraversando un momento di rivoluzione. Certamente ieri mattina Fiorello avrà goduto nel leggere il verdetto Auditel perché, sebbene non voglia girare il coltello nella piaga e nonostante si sia immediatamente adeguato alla decisione di riparare sul secondo canale, ci era rimasto parecchio male nel leggere il comunicato durissimo del cdr. «Bastava che mi telefonassero - aveva detto nella conferenza stampa di presentazione del programma - e ci saremmo messi d'accordo senza fare tutto quel casino».

Il fatto è che lo showman - con la sua ironia e simpatia - riesce a veicolare molta più informazione che ore e ore di approfondimento di qualsiasi vero giornalista, che sia o meno del Tg1. Semplicemente perché l'allegria di per sé attrae di più. E il modo in cui lo fa Fiore - prendendo in giro tutto e tutti senza cattiveria - è un toccasana per qualsiasi spettatore si alzi al mattino. E lui è capace di cambiare registro ogni giorno: nella prima puntata di lunedì ha puntato su Sanremo con il fidanzato Amadeus. Ieri mattina ha virato sui problemi di Roma pigiando il sindaco Gualtieri con chitarra al collo nel plexiglass di via Asiago e riuscendo a scherzare pure sul termovalorizzatore. Ma chi se la poteva inventare la band dei Romaskin sulla falsariga dei Maneskin?

Certo, nonostante lo showman con la sua squadra di matti sia partito in quarta, non sarà semplice mantenere questo livello di attenzione e di interesse per tutte le mattine per i prossimi sei mesi, però se va avanti così il suo show rischia di diventare un serio problema per il primo canale.

Mentre giova alla radio e alla piattaforma streaming in un sistema di crossover che, questo sì, fa onore alla televisione pubblica. E immaginatevi cosa succederà intorno al Festival di Sanremo, che Fiore si fagociterà su Raidue.

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