La rivoluzione Leica: tornare (un po’) seppiati

D'ora in poi il mondo sarà solo in bianco e nero. Tutt'al più con sfumature seppia. Non è una profezia, ma la realtà, o almeno così avverrà se potrete permettervi di acquistare la nuova fotocamera Leica M-Monochrom, gioiello della casa tedesca che promette di rivoluzionare ancora una volta il mondo della fotografia. Il suo sensore hi-tech CCD a pieno formato e con una risoluzione a 18 megapixel è cieco ai colori, vede solo un unico canale rispetto ai tre delle altre macchine. Invece di aggiungere, gli ingegneri Leica hanno deciso, si fa per dire, di togliere. Il sensore sopra citato è in pratica privo del retino attraverso il quale avviene la formazione dei colori, e anche privo del filtro passa basso che serve in altri casi a minimizzare le aberrazioni introdotte dalla maschera. Termini tecnici per dire che alla fine tutto è stato levato. Via il rosso, via il blu, il giallo, il verde e il rosa e tutto il resto. Eliminati per dare spessore e forma a tutte le sfumature del bianco e nero, per aumentare la nitidezza, per migliorare il livello di rumore dell'immagine, per tornare, insomma, sfacciatamente alle origini, a quando il mondo era visibile soltanto così e a raccontarcelo inquadrandolo c'erano i mostri sacri della storia dell'arte fotografica.
La nuova Monochrom (scritto senza e finale perché in tedesco), strumento unico nel mondo digitale presentato a Berlino lo scorso maggio, ha già creato grande interesse tra appassionati e professionisti del settore per i vantaggi tecnici che offre soprattutto a chi si occupa di fotoreportage, ritrattistica o street photography. La sua anima vintage e discreta rimanda al marchio storico che la produce, da sempre simbolo di perfezione ed entrato nella leggenda della storia della fotografia grazie alle sue macchine a telemetro usate da grandi nomi come Henri Cartier-Bresson o Gianni Berengo Gardin, Andy Warhol o Robert Doisneau. Leica ha faticato un po' nel suo ingresso nel mondo digitale qualche anno fa: il primo prodotto fu la M8, e si guadagnò qualche critica per colpa di caratteristiche e prestazioni un po' al di sotto delle aspettative dei fruitori abituali che chiedevano il meglio sul mercato. Il primato venne però ristabilito con la M9 lanciata nel 2009 e ora è consolidato con questa invenzione monocromatica affascinante che tutti aspireranno a possedere o copiare.
Ecco qualche caratteristica in breve: design classico e corpo in lega di magnesio con finitura in pelle pregiata, ha impugnatura ergonomia e tracolla anch'essa in pelle. La sensibilità Iso varia da 320 a 10.000, con possibilità di scendere fino a 160; ha display da 2.7 pollici a 230 punti; diversi effetti creativi applicabili dopo lo scatto, rigorosamente black and white. Sarà disponibile da questo mese a 6800 euro. Monta tutti gli obiettivi Leica M prodotti dal 1954 a oggi. La casa tedesca ha inoltre presentato un nuovo 50mm creato espressamente per questa fotocamera: si chiama Apo-Summicron, f/2 ASPHA, completamento ideale della Monochrom disponibile sempre da questo mese (6060 euro). I facoltosi clienti che se la aggiudicheranno potranno usufruire anche di un servizio di stampa dedicato e del download gratuito dei pacchetti softwhare Adobe Photoshop Lightroom e Nik Software Silver Efex Pro (ottimo per la post produzione in bianco e nero).

Una Leica Monochrom è stata affidata per un primo test a Jacob Aue Sobol, pluripremiato autore dell'agenzia americana Magnum Photo che ha realizzato un reportage sulle ferrovie Transiberiana e Transmongolica da Mosca a Pechino, incontrando volti e situazioni che ha reso uniche grazie al suo approccio umanista e ai suoi indimenticabili clic a distanza ravvicinata.

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