Roma, arrestato "Er pelliccia": "Volevo solo spegnere il fuoco..."

Il biondo che lancia l'estintore è stato fermato per resistenza pluriaggravata. Si fa chiamare "er pelliccia", ha 24 anni e precedenti per droga. ilGiornale.it, grazie alle segnalazioni dei lettori, è stato il primo a smascherarlo. Chi ha devastato Roma. Le facce dei violenti. Mandateci le vostre foto qui. GUARDA le foto inviate dai lettori

Roma, arrestato "Er pelliccia": "Volevo solo spegnere il fuoco..."

Era su tutte le prime pagine dei quotidiani. Il "simbolo" della rivolta, il ragazzo biondo coperto in volto che accanto a un'auto in fiamme scaglia in aria un estintore ora è stato arrestato. Noi del Giornale.it, grazie alle segnalazioni dei lettori, siamo stati i primi a indentificarlo. Siamo entrati in possesso di un'immagine di un ragazzo davanti a un'auto avvolta dalle fiamme e a volto scoperto. I tratti del viso e il bracciale al polso destro erano identici a quelli del ragazzo con l'estintore e non hanno lasciato dubbi. Tutto ciò ha aiutato la polizia scientifica nell'identificazione del ragazzo.

Si tratta di Fabrizio Filippi, giovane studente di 24 anni di Bassano Romano. E' stato identificato e fermato nella Capitale dagli agenti della Digos, perché ritenuto tra i responsabili dei disordini avvenuti sabato scorso a Roma durante il corteo degli Indignati. Il giovane, che ha alcuni precedenti per stupefacenti ed è noto con il soprannome di "er pelliccia", è stato fermato sotto casa dagli agenti, guidati da Lamberto Giannini. Per lui è scattato il fermo per resistenza pluriaggravata. Dopo la perquisizione nella sua abitazione, il giovane ha consegnato agli agenti alcuni dei vestiti utilizzati durante gli scontri. Alle prime domande degli agenti della Digos, si è giustificato dicendo di aver "usato l’estintore per spegnere l’incendio". E al padre, un impiegato in banca, ha detto di essere pentito, "ma non sono un black-bloc. Probabilmente mi sono lasciato trascinare dagli avvenimenti". Anche Roberto Filippi, il padre del ragazzo sostiene che "si è trovato in una situazione più grande di lui. È la prima volta, chi io sappia che mio figlio andava a una manifestazione come questa, non frequenta gli stadi".

Un ragazzo di buona famiglia, che gioca a tennis, studia e cercava on line ragazze "per relazioni passionali". Questo il primo ritratto di Fabrizio Filippi. "Persone democratiche, perbene, impegnate in prima persona per garantire un futuro migliore a Bassano Romano", commenta Giancarlo Torricelli, segretario regionale del Sel Lazio, residente a Bassano Romano (Viterbo), dove ha ricoperto la carica di vicesindaco e assessore. Il fratello del giovane arrestato per i disordini di Roma, Giuseppe, 30 anni, metereologo, nel 2006 era candidato consigliere comunale nella lista che sosteneva la candidatura a Sindaco dello stesso Torricelli. "Conosco personalmente anche Fabrizio - aggiunge Torricelli - del resto a Bassano Romano ci conosciamo tutti. Ma non sapevo nulla delle sue frequentazioni con ambienti estremisti".

In Rete, si presenta con poche, innocue informazioni. Amante del rap, dell’hard tek, del dnb, ovvero la musica elettronica tipica dei rave party. Come film cita un cult dello "sballo" ovvero Paura e delirio a Las Vegas, una pellicola con Johnny Deep e Benicio Del Toro che fanno un uso smodato di ogni sostanza psicotropa. Il libro preferito è Quattro anni all’inferno, la storia di un ragazzino di 14 che fugge da una setta satanica. Per lo sport cita il tennis. Ma dal suo profilo Facebook emergono altri particolari, meno innocui. Infatti, leggendo i suoi post si evince un certo malessere verso le istituzioni: "Straniero nella mia nazione", scrive. In un altro cita Adolf Hitler: "L'attività della cosiddetta stampa liberale è l'opera dei becchini del popolo.

E non è il caso di parlare dei bugiardi fogli marxisti: per essi la bugia è una necessità vitale, come per il gatto i topi". Nella sezione "info" del social network, Filippi elenca le persone che lo ispirano: da Rocco Siffredi a Cicciolina, passando per Jack lo squartatore e Pietro Pacciani, il presunto mostro di Firenze.

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