Roma - Il sindaco di Roma Gianni Alemanno sulle barricate. Il grande raccordo anulare non si tocca. Nella mappa delle "nove" strade che, per effetto della manovra, saranno sottoposte a pedaggio dovrebbero rientrare anche il raccordo romano. Ma il primo inquilino del Campidoglio non ci sta e si dice pronto a passare alle misure forti pur di contrastare i nuovi pedaggi: "Sfonderò i caselli con la mia macchina". Anche il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, si dice contraria: "E' inimmaginabile".
I rincari sulle vacanze Estate "calda" per gli automobilisti italiani. Dal primo luglio potrebbero entrare in vigore i rincari autostradali previsti dall’articolo 15 della manovra. Sono in sostanza due le operazioni che potrebbero pesare sui cittadini. Da un lato c’è la ripercussione sugli utenti dell’incremento della tassa che le concessionarie autostradali dovranno pagare all’Anas al fine di risanare i bilanci, con aumenti delle tariffe andranno da un minimo dell’1,5-2% fino anche al 5%. Ulteriori incrementi scatteranno poi al primo gennaio 2011. Dall’altro lato, partirà da dopodomani una fase transitoria in cui l’Anas è autorizzata ad applicare un pedaggio di 1 euro sui veicoli leggeri e di 2 euro sui veicoli pesanti. Ma, nella mappa delle strade sottoposte a pedaggio, dovrebbero infatti rientrare anche il raccordo anulare di Roma e l’autostrada Roma-Fiumicino.
Alemanno si oppone "Se qualcuno mette qualcosa sul Gra per far pagare il pedaggio, vado io con la mia macchina e lo sfondo", ha commentato Alemanno questa mattina a margine di un convegno di Confservizi sulle Olimpiadi. Il sindaco di Roma ha voluto chiarire che non ci saranno pedaggi sul Grande Raccordo Anulare della Capitale. Secondo il sindaco, l’aumento del pedaggio autostradale ai caselli in entrata e in uscita da Roma "è una decisione ministeriale che riguarda non solo i caselli alle porte di Roma, ma una situazione nazionale complessiva". "Quel che è stato garantito da noi e dal governo - ha quindi conclusom Alemanno - è che non c’è pedaggio sul Gra per i cittadini che si spostano da una parte all’altra della città".
Polverini contraria "Ho già espresso la mia contrarietà ieri. Per i cittadini del Lazio il Grande Raccordo Anulare è un tragitto di strada da percorrere per andare al lavoro o a scuola. Non è immaginabile un pedaggio", ha detto il presidente Polverini. A chi le chiedeva se gli aumenti ai caselli potessero danneggiare che entra e esce dalla città, e in particolare le imprese, la governatrice ha risposto: "Questo riguarda tutto il Paese e non solo il Lazio". "Importante è evitare che tutto questo si scarichi sul Gra", ha concluso la Polverini.
Il Codacons: "Ricorso al Tar" Il Codacons annuncia un ricorso al Tar del Lazio contro gli aumenti autostradali che scatteranno in tutta Italia a partire da domani, introdotti dalla manovra del governo per la correzione dei conti pubblici. "L’illegittimità di tali rincari appare palese se si prende ad esempio il caso di Roma - spiega il presidente dell’associazione Carlo Rienzi -. Qui a essere penalizzati sono esclusivamente i cittadini che abitano fuori dal Grande raccordo anulare e che utilizzano con frequenza arterie di interconnessione come l’A24 o l’A12. Pensiamo soprattutto ai pendolari che si spostano in auto e per i quali il nuovo balzello peserà come un macigno, creando una evidente disparità rispetto ai cittadini che invece risiedono all’interno del Gra.
Anche sul fronte degli importi dei pedaggi, l’introduzione della tassa fissa di 1 o 2 euro ai caselli di interconnessione con le autostrade e i raccordi dell’Anas, non rispetta il principio di progressività, in base al quale dovrebbe pagare di più chi percorre più chilometri. Per tali motivi - conclude Rienzi - chiederemo al Tar del Lazio di sospendere i rincari autostradali e definirli illegittimi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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