Roma - Blitz alla sede confederale della Cisl nazionale. Dopo l'aggressione al segretario Raffaele Bonanni alla festa del pd a Roma, nuovo agguato al sindacato. Questa volta in azione un gruppetto non identificato di esponenti di "Action diritti in movimento". La stessa organizzazione sindacale denuncia che i muri della sede di via Po sono stati imbrattati da vernice rossa e uova. Sono stati lanciati anche fumogeni ed alcuni volantini. La Digos di Roma sta già indagando sui filmati delle telecamere di sicurezza posizionate all’ingresso della sede del sindacato.
Il blitz alla sede Cisl I muri della sede di via Po sono stati imbrattati da vernice rossa e uova. Sono stati lanciati anche fumogeni ed alcuni volantini. "Si è trattato di un fatto molto grave che si aggiunge ai numerosi attacchi ed aggressioni in corso in questi giorni nei confronti delle sedi sindacali della Cisl", dicono dal sindacato che esorta i suoi iscritti, i militanti e tutta la dirigenza "a non farsi intimidire da questi episodi di puro squadrismo organizzato ed invita il mondo politico ed istituzionale, e tutte le espressioni della società civile, a non dare spazio ai provocatori di ogni genere, prendendo le distanze in maniera netta da chi vuole destabilizzare il paese attraverso questi episodi di squadrismo e di violenta intolleranza nei confronti di una organizzazione sindacale libera e democratica come la Cisl".
L'aggressione a Merate In mattinata un analoga arressione anche nella sede di Merate, in provincia di Lecco. Un gruppetto di quattro o cinque lavoratori che la Cisl ritiene aderenti alla Fiom-Cgil ha manifestato davanti alla sede locale di via Trento. Il gruppetto è quindi entrato nell’edificio insultando i lavoratori presenti e distribuendo volantini. "Non c’è stata nessuna violenza - afferma il segretario della Cisl di Lecco, Francesco Di Gaetano, che ha effettuato un sopralluogo a Merate con gli agenti della Digos - ma un pò di panico e preoccupazione tra i nostri lavoratori". Il gruppetto di manifestanti si era staccato dagli altri lavoratori dell’azienda Fomas di Merate, che stamattina hanno manifestato pacificamente davanti ai cancelli della fabbrica. "I fatti di Merate - spiega Di Gaetano - si legano all’assalto di stamattina a Roma alla sede nazionale della Cisl da parte di una ventina di persone. C’è un brutto clima e la tensione si sta alzando troppo. Bisogna abbassare i toni per evitare che queste vicende sfuggano di mano. Da questo punto di vista ben venga che la Cgil locale abbia condannato questi fatti".
Sacconi: "E' ora di reagire" "E' ora però di reagire con più decisione a una serie di azioni allarmanti, di atti violenti contro cose e persone anche attraverso, quando necessaria, la più ferma repressione degli atti criminosi - commenta il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi - troppa sottovalutazione, troppo perdonismo, anche in settori istituzionali, preparano solo attentati più gravi e l’affievolimento della democrazia. Adesso basta". "La solidarietà del governo alla Cisl è forte e sentita - continua il ministro - è doveroso riconoscere il ruolo svolto da questa organizzazione in tutta la sua storia per produrre l’effettiva promozione dei diritti nel lavoro ed insieme il particolare coraggio che i suoi militanti e quadri hanno dimostrato e dimostrano nel difendere le proprie convinzioni anche nelle più difficili situazioni".
La condanna della Cgil Allibito e costernato. Il segretario generale Cgil della Lombardia, Nino Baseotto, condanna l’aggressione alla sede Cisl di Merate definendolo "un atto intollerabile". "Siamo in presenza di atti intollerabili - afferma Baseotto - compiuti da poche persone irresponsabili, che sanno usare solo la provocazione e l’insulto. La Cgil respinge questi atti prevaricatori che nulla hanno a che spartire con la propria storia e tradizione". Il segretario ricorda che ogni sede sindacale è "luogo di democrazia e di partecipazione che va difeso, rispettato e valorizzato" e tende la mano alla Cisl per proseguire la collaborazione.
Ivrea, scritte contro Marchionne, Bonanni e Sacconi "Marchionne e Bonanni... sacconi di merda". E ancora: "Il 16 ottobre 2010 tutti a Roma": questa le scritte, accompagnate dal simbolo della falce e martello, rinvenute sul muro della chiesa di via Riva a Ivrea, accanto alla sede Cisl canavesana. La Cisl territoriale e regionale "stigmatizzano l’accaduto, anche se le scritte non sono state fatte direttamente sul muro della sede sindacale" ed esprimono "la più ferma condanna per i continui tentativi di intimidazione e i ripetuti gesti di intolleranza compiuti nei confronti della Cisl". "Questi episodi - commenta il segretario territoriale Sergio Melis - sono frutto di un clima ormai arroventato. Da tempo sosteniamo che alzare lo scontro e usare certe parole nella contrapposizione possa favorire il crescere di atti sconsiderati. Continueremo il nostro impegno con responsabilità».
«Dopo le sedi di Biella e Torino, senza contare l’aggressione a Bonanni alla festa del Pd - afferma il segretario regionale Cisl, Giovanna Ventura - è questo il terzo episodio che si verifica in regione contro di noi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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